e varietà sono tutte a rischio di estinzione e si tratta di 2 ciliegi, 14 meli, 7 peri e 1 pesco (l’elenco che segue riporta tutti i nomi delle varietà recuperate).
La maggior parte di queste varietà locali sono già iscritte al registro nazionale per la commercializzazione del materiale di moltiplicazione delle specie frutticole (che permette la commercializzazione delle piantine di queste varietà) e dal 13 febbraio 2025, anche nel repertorio regionale delle varietà locali a rischio di estinzione della Toscana (LR 64/2004) che permette il sostegno ai Coltivatori Custodi e alla banca del germoplasma tenuta dall’Unione dei Comuni del Casentino presso il proprio vivaio di Cerreta in Camaldoli di Poppi (AR).
L’ambito locale di recupero, conservazione e coltivazione delle diverse varietà locali riguarda il territorio del Casentino ed in particolare i comuni di Bibbiena (AR), Capolona (AR), Castel Focognano (AR), Castel San Niccolò (AR), Chitignano (AR), Chiusi della Verna (AR), Montemignaio (AR), Ortignano Raggiolo (AR), Poppi (AR), Pratovecchio Stia (AR), Subbiano (AR) e Talla (AR).
Il recupero di queste vecchie cultivar che caratterizzano il territorio del Casentino, permetterà di studiare la migliore resilienza ai cambiamenti climatici in corso e la conservazione della biodiversità del territorio anche attraverso la valorizzazione, per quanto sarà possibile, soprattutto presso le aziende agrituristiche.
Le cultivar recuperate sono: Ciliegio Corniola di Partina, Ciliegio Corniola di Quota, Melo Badia alle Pratole, Melo Renettona, Melo Rigata, Melo Biancuccia, Melo Bianca, Melo Agretta, Melo Renettaruggina, Melo Regina, Melo Deliziosa di Montagna, Melo Cipolla, Melo Chitignano, Melo Ruggina estiva, Melo Cacona, Melo Calvè di montagna, Pero Bottiglia, Pero Campanella, Pero Cova, Pero Marammo, Pero Pappona, Pero Spadona, Pero Verdona, Pesco Vinoso.