Con la delibera delibera 115 del 12 febbraio 2024 la Regione ha avviato il procedimento di aggiornamento del Piano di Tutela delle Acque della Toscana del 2005 , contestualmente con l'approvazione del documento preliminare 1 del 12 febbraio 2024 la Giunta Regionale ha disposto l'invio dell'informativa al Consiglio Regionale Toscano prevista dall' articolo 48 dello statuto.
Il Piano di Tutela delle Acque della Toscana (PTA), previsto dall' art.121 del D.Lgs n.152/2006 "Norme in materia ambientale" è lo strumento per il raggiungimento degli obiettivi di qualità dei corpi idrici superficiali e sotterranei, la protezione, valorizzazione e la gestione delle risorse idriche.
Il Piano è l'articolazione di dettaglio, a scala regionale, del Piano di Gestione Acque del distretto idrografico (PG), previsto dall'articolo 117 del D. Lgs 152/2006 che, per ogni distretto idrografico, definisce le misure (azioni, interventi, regole) e le risorse necessarie al raggiungimento degli obiettivi di qualità previsti dalla direttiva 2000/60 CE che istituisce il "Quadro per l'azione comunitaria in materia di acque ‐ WFD". Il PG viene predisposto dalle Autorità di distretto ed emanato con decreto del presidente del Consiglio dei Ministri. Attualmente sono in vigore i PG del III ciclo di pianificazione, 2021-2027.
La pianificazione della tutela delle acque e delle risorse idriche definita a livello comunitario dalla WFD persegue obiettivi ambiziosi così sintetizzabili:
- proteggere e migliorare lo stato degli ecosistemi acquatici attraverso misure specifiche per la graduale riduzione degli scarichi, ed il ripristino di corrette condizioni idrologiche ed idromorfologiche, raccordandosi ed integrandosi con la direttiva 2007/60/CE cosidetta " direttiva alluvioni " ed il relativo Piano di Gestione del Rischio Alluvioni (attualmente sono in vigore i piani del II ciclo di pianificazione 2021-2027);
- assicurare la graduale riduzione dell'inquinamento delle acque sotterranee ed impedirne l'aumento;
- raggiungere e/o mantenere lo stato di "buono" salvo diversa disposizione dei PG ; per i copri idrici rilevanti per il PG entro il 2027.
Il PG di ogni distretto idrografico è piano stralcio del piano di bacino , ai sensi dell' art. 65 del D.Lgs 152/2006, per quanto riguarda la tutela delle acque e la gestione delle risorse idriche – TAGRI; è quindi il riferimento per la pianificazione a livello di singolo corpo idrico, da perseguirsi attraverso la pianificazione di dettaglio del PTA, la cui elaborazione, approvazione ed attuazione è demandata alla Regione.
Il PTA garantisce lo snodo di raccordo tra la pianificazione strategica distrettuale e quella regionale, traducendo sul territorio le disposizioni a larga scala dei PG con disposizioni di dettaglio adattate alle diverse situazioni e strumenti di pianificazione locali, anche attraverso le risultanze di una più accurata comparazione tra costi previsti/sostenuti e benefici ambientali ottenuti/ottenibili.
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A) Soggetti competenti ed i loro ruoli
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B) La procedura
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C) L'informazione e la partecipazione pubblica
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D) La Valutazione Ambientale Strategica
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E) I Distretti idrografici in Toscana
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F) La normativa di riferimento
A) Soggetti competenti ed i loro ruoli
Autorità proponente il PTA:
- Giunta Regionale Toscana ‐ Direzione Difesa del Suolo e Protezione Civile ‐ Settore Tutela Acqua e Costa.
- Sono inoltre coinvolte a vario titolo, nella formazione e redazione del PTA, anche le seguenti strutture della Giunta Regionale:
- Direzione Difesa del Suolo e Protezione Civile: Settore Idrologico e geologico regionale,
- Direzione Urbanistica e Sostenibilità : Settore Tutela della Natura e del Mare (in relazione alla specifica competenza riguardo alle acque di transizione e alle acque marino costiere)
- Direzione Agricoltura e Sviluppo Rurale: Settore Forestazione. Agroambiente. Risorse Idriche nel Settore Agricolo. Cambiamenti Climatici.
- Direzione Tutela dell’ambiente ed Energia: Settore Bonifiche e Siti Orfani PNRR
- Altri soggetti coinvolti
- Autorità Idrica Toscana (AIT);
- Agenzia Regionale Protezione Ambiente Toscana (ARPAT);
- Laboratorio di Modellistica e Meteorologia Ambientale (Consorzio LaMMA);
- Istituto Regionale Programmazione Economica Toscana (IRPET)
- Le Autorità di Distretto dell' Appenino Settentrionale, dell' Appennino centrale e del Fiume Po
- Autorità Competente VAS: Giunta Regionale – NURV
- Autorità procedente VAS: Consiglio Regionale Toscana
- Garante Regionale dell'informazione e della Partecipazione
B) La procedura
Con la delibera 115 del 12 febbraio 2024 la Regione ha avviato il procedimento di aggiornamento del PTA contestualmente con l'approvazione del documento preliminare 1 del 12 febbraio 2024 la Giunta regionale, ha disposto l'invio dell' informativa al Consiglio Regionale Toscano prevista dall' articolo 48 dello statuto.
Il responsabile del procedimento di formazione del Piano di Tutela delle Acque della Toscana ex art. 121 del D.Lgs 152/2006 ha comunicato, ai soggetti pubblici interessati, ai sensi dell' art. 17 comma 1 della LR n. 65/2014 l' avvio del procedimento suddetto.
Le osservazioni possono essere inviate entro il 31 marzo 2024 al Proponente:
- Responsabile del Settore Tutela Acqua e Costa della Direzione Difesa del Suolo e Protezione Civile – Regione Toscana Via di Novoli 126 – 50126 – Firenze (utilizzando il protocollo interoperabile, per gli Enti attivi sul sistema InterPRO, oppure la casella di posta elettronica certificata (PEC) all'indirizzo: regionetoscana@postacert.toscana.it, per gli Enti non attivi sul sistema InterPRO .
È inoltre possibile l'invio delle osservazioni e contributi tramite il seguente modulo:
(indicando nello stesso se sono state inviate osservazioni e contributi anche nell' ambito della procedura di VAS, e nel caso forrnendo il numero di protocollo e la data di invio).
La procedura di elaborazione e approvazione del PTA (come illustrata nella figura che segue) deve tenere conto delle disposizioni sia statali, dettate dall' articolo 121 del D.Lgs 152/2006 "Norme in materia ambientale" D.Lgs 152/2006 , che regionali date dalle seguenti :
- legge regionale 10 novembre 2014, n. 65 " Norme per il governo del territorio"
- legge regionale 12 febbraio 2010, n. 10 "Norme in materia di valutazione ambientale strategica (VAS), di valutazione di impatto ambientale (VIA) e di valutazione di incidenza",
- legge regionale 7 gennaio 2015, n. 1 “ Disposizioni in materia di programmazione economica e finanziaria regionale e relative procedure contabili. Modifiche alla L. R. 20/2008“
Tra queste procedure assume particolare rilievo quella di VAS, che ha lo scopo di evidenziare la congruità delle scelte del piano rispetto a:
- disposizioni internazionali e comunitarie, fatte proprie dallo Stato italiano, ed ai connessi obiettivi di sostenibilità
- strategia ed agli obiettivi ambientali definiti dalla Regione Toscana nell'ambito del PRS
- programmazione settoriale ed intersettoriale correlate alla TAGRI
C) La partecipazione pubblica
Il percorso di formazione del PTA segue le procedure ed i momenti di confronto, concertazione ed informazione pubblica previsti dalla normativa regionale:
- a) per quanto riguarda la formazione di piani e programmi dalla l.r. 1/2015
- b) in relazione alla Valutazione Ambientale Strategica dalla l.r. 10/2010
- c) in tema di governo del territorio dalla l.r. 65/2014 quest' ultima è rivolta a tutti i cittadini ed ai soggetti interessati.
Il PTA è inoltre tenuto anche a rispettare le disposizioni dell' art. 122 del D.Lgs 152/2006 sull' informazione e consultazione pubblica che la Regione promuove attraverso la partecipazione attiva di tutte le parti interessate sia pubbliche che private .
La complessità e la rilevanza delle questioni che il nuovo PTA si troverà ad affrontare richiede che la fase di avvio e poi di elaborazione della proposta intermedia di piano debba essere accompagnata da una fase di ascolto, informazione e consultazione dei cittadini, degli attori sociali e istituzionali coinvolti.
Questo percorso si svolge su tutto l'arco del periodo di formazione e approvazione del PTA, perseguendo principalmente:
- a) la diffusione e condivisione del quadro conoscitivo inerente allo scenario attuale e delle possibili strategie future in tema di tutela delle acque e gestione delle risorse idriche
- b) la promozione di forme specifiche di consultazione degli amministrazioni pubbliche, dei soggetti sociali, e dei cittadini allo scopo di far emergere il quadro delle opinioni informate sulle misure per la tutela delle acque e gestione delle risorse idriche che il PTA prevede di adottare.
La partecipazione e concertazione ai sensi della l.r. 1/2015 viene attivata in due distinti momenti, ovvero:
- nella fase preliminare di formazione del Piano a seguito della trasmissione dell'Informativa al Consiglio e l'espressione degli eventuali indirizzi da parte di quest'ultimo,
- nella fase intermedia, immediatamente prima dell'adozione del piano da parte della Giunta, al fine di valutare la proposta di piano nel suo complesso.
Si attua così il coinvolgimento di tutti i soggetti istituzionali e delle parti sociali a partire dall'inizio del procedimento e fino all'adozione del piano.
La partecipazione di cui alla l.r. 65/2014 deve svolgersi nel rispetto del principio di non duplicazione di cui all'art. 36 della l.r n. 65/2014 e del divieto di aggravio procedimentale e quindi coordinarsi con la concertazione della l.r. 1/2005 con la aprtecipazione in sede di Vas di cui alla l.r. 10/2010.
La attività di informazione e aprtecipazione ai sensi della l.r. 65/2014 è affidata al Garante Regionale dell'Informazione e Partecipazione nominato che è l'Avv. Francesca De Santis.
La partecipazione di cui alla l.r. n. 65/2014 deve coinvolgere chiunque vi abbia interesse, cittadini e non, ed ha lo scopo di raccogliere contributivi partecipativi che il Garante sottopone alla Amministrazione per la formazione dei contenuti del piano ante adozione.
Ai sensi della Lr 65/2014, il programma delle attività di informazione e partecipazione è il seguente.
Dopo l'avvio del procedimento:
- a) istituzione di una pagina web sul sito del Garante regionale dedicata al PTA a garanzia dell'accessibilità agli atti e documenti del piano e la trasparenza delle informazioni nella quale viene inserito il link a tutti i documenti del piano adottati, nonché il programma delle attività di informazione e partecipazione, le attività in corso nelle diverse fasi del procedimento, il rapporto del garante preliminare all'adozione, la delibera di adozione e le successive attività di informazione fino alla delibera di approvazione. I cittadini e soggetti interessati potranno chiedere chiarimenti e informazioni scrivendo all'indirizzo: garante@regione.toscana.it
- b) incontro pubblico di presentazione del piano;
- c) attivazione sulla pagina web del Garante di un modulo (form) ovvero una forma di partecipazione digitale da compilare da parte dell'interessato nel quale inserire tutti i propri dati e il contributo partecipativo, con la facoltà di georeferenziare il corpo idrico in relazione al quale si intende offrire il proprio contributo tramite il link a geoscopio attivato sullo stesso modulo. Tale forma di partecipazione coinvolge necessariamente tutti i cittadini singoli e associati e i soggetti interessati e al tempo stesso tiene conto della scala e tipologia di piano.
- Anteriormente all'adozione il Garante, all'esito della partecipazione digitale, organizza incontri pubblici nel rispetto delle Linee Guida di cui alla DGR 1112/2017 presso la sede regionale su specifiche tematiche e argomenti emersi dalla consultazione informatica, coinvolgendo anche sia la parte politica che la parte tecnica della Regione.
- Tutti gli incontri pubblici sono in presenza e da remoto con possibilità di itervenire on line.
- Il rapporto del Garante raccoglie gli esiti della concertazione e partecipazione ante adozione.
- Successivamente all'adozione, il garante curerà le ulteriori attività di informazione e in relazione alle osservazioni pervenute e alle controdeduzioni sul piano adottato.
- Il rapporto del Garante è integrato anche con le osservazioni e controdeduzioni pervenute.
D) La Valutazione Ambientale Strategica ‐ VAS
Si comunica che il responsabile del procedimento di formazione del Piano di Tutela delle Acque della Toscana ha predisposto il documento preliminare di VAS che ha trasmesso, ai sensi dell'art. 20 della L.r. 10/2010, ai Soggetti Competenti in materia Ambientale (SCA) ai fini della consultazione per la definizione della portata e del livello di dettaglio più adeguato delle informazioni da includere nel rapporto ambientale.
La durata della consultazione sul documento preliminare di VAS per i SCA è stabilita, in accordo con l'Autorità Competente, pertanto si richiede agli stessi di inviare entro il 16 marzo 2024 contributi ed osservazioni.
Il PTA è soggetto a VAS ai sensi dell'art. 5, comma 2 della l.r. 10/2010. La VAS viene avviata fin dalla fase preparatoria e continua lungo l'intero percorso di elaborazione approvazione ed attuazione e rappresenta l'occasione per integrare nel processo di pianificazione e programmazione sia gli aspetti ambientali (che sono lo scenario di partenza) sia la valutazione degli scenari evolutivi, delle alternative, degli obiettivi e delle scelte.
La procedura di VAS avrà il compito, specialmente nella fase preliminare, ad acquisire osservazioni e contributi per meglio definire la portata ed il livello di dettaglio delle informazioni da includere nel rapporto ambientale VAS e delle analisi da svolgere per la redazione del PTA. Il processo di valutazione individua le alternative proposte nell'elaborazione del PTA, gli impatti potenziali, nonché le misure di mitigazione e compensazione di cui si deve tener conto nelle fasi successive di attuazione del PTA.
E) I Distretti idrografici in Toscana
La pianificazione concernente il distretto idrografico è coordinata dalle Autorità di bacino distrettuale (art. 63 del D.Lgs 152/2006). Il territorio regionale è ricompreso in tre distretti idrografici e precisamente le Autorità di Distretto dell'Appenino Settentrionale, dell'Appennino Centrale e del Fiume Po come risultanti dalla figura sottostante
F) La normativa di riferimento
Principali disposizioni comunitarie (consulta Euro-Lex)•
- direttiva 91/271/CEE concernente il trattamento delle acque reflue urbane come modificata dalla direttiva 98/15/CE
- direttiva 91/676/CEE relativa alla protezione delle acque da inquinamento provocato dai nitrati provenienti da fonti agricole;
- direttiva 2000/60/CE, che istituisce un quadro per l'azione comunitaria in materia di acque (WFD)
- direttiva 2006/118/CEE relative alla protezione delle acque sotterranee dall’inquinamento e dal deterioramento
- direttiva 2007/60/CE relativa alla valutazione e gestione del rischio di alluvioni
- direttiva 2008/56/CE relativa al quadro per l’azione comunitaria nel campo della politica per l’ambiente marino (direttiva quadro sulla strategia per l ‘ambiente marino)
- direttiva 2006/7CE relativa alla gestione della qualità delle acque di balneazione e che abroga la direttiva 76/16
- direttiva 2008/105/CE relativa a standard di qualità ambientale nel settore della politica delle acque, recante modifica e successiva abrogazione delle direttive del consiglio 82/176/CEE, 83/513/CEE, 84/156/CEE, 84/491/CEE e 86/280/CEE, nonché modifica della direttiva 2000/60/ce del parlamento europeo e del consiglio
- direttiva 2013/39/UE che modifica le direttive 2000/60/ce e 2008/105/ce per quanto riguarda le sostanze prioritarie nel settore della politica delle acque
- direttiva 2014/80/UE che modifica l'allegato ii della direttiva 2006/118/ce del parlamento europeo e del consiglio sulla protezione delle acque sotterranee dall'inquinamento e dal deterioramento
- Regolamento (UE) 2020/741 che stabilisce prescrizioni minime per il riutilizzo dell’acqua
Principali disposizioni nazionali (consulta Normattiva)
- R.D. n. 1775/1933”Testo unico delle disposizioni di legge sulle acque e impianti elettrici”s.m.i.
- D.Lgs. n. 275 /1993 - Riordino in materia di concessione di acque pubbliche
- D.Lgs n.152/2006 e s.m.i ”Norme in materia ambientale e s.m.i, - parte III –
- D.Lgs n. 116/2008, n. 116 - Attuazione della direttiva 2006/7/CE relativa alla gestione della qualita’delle acque di balneazione e abrogazione della direttiva 76/160/CEE.
- D.Lgs n. 30/2009”Attuazione della direttiva 2006/118/CE, relativa alla protezione delle acque sotterranee dall’inquinamento e dal deterioramento”; e s.m.i
- D.Lgs. n. 150/2012 - Attuazione della direttiva 2009/128/CE che istituisce un quadro per l'azione comunitaria ai fini dell'utilizzo sostenibile dei pesticidi
- D.Lgs. n. 190/2010 - Attuazione della direttiva 2008/56/CE che istituisce un quadro per l'azione comunitaria nel campo della politica per l'ambiente marino
- Legge n. 68/2023 recante “Conversione in legge,con modificazioni, del DL n. 39/2003 recante disposizioni urgenti per il contrasto della scarsità idrica e per il potenziamento e l'adeguamento delle infrastrutture idriche
Principali disposizioni regionali (consulta Raccolta Normativa CR Toscana)
- Legge regionale 31 maggio 2006, n. 20 ”Norme per la tutela delle acque dall'inquinamento”. e s.m.i
- Regolamento 8 settembre 2008, n. 46/R ”Regolamento di attuazione della legge regionale 31 maggio 2006, n. 20”Norme per la tutela delle acque dall'inquinamento”. e s.m.i
- Legge regionale 28 dicembre 2011, n. 69 ”Istituzione dell’autorità idrica toscana e delle autorità per il servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani. Modifiche alle leggi regionali 25/1998, 61/2007, 20/2006, 30/2005, 91/1998, 35/2011 e 14/2007”e s.m.i
- Legge regionale 5 giugno 2012, n. 24 ”Norme per la gestione delle crisi idriche e idropotabili. Modifiche alla l.r. 69/2011 ed alla l.r. 91/1998”
- Legge regionale 28 dicembre 2015 n. 80 " Norme in materia di difesa del suolo, tutela delle risorse idriche e tutela della costa e degli abitati costieri "
- Regolamento regionale 21 aprile 2015, n. 51/R “ Disciplina degli obblighi concernenti la misurazione delle portate e dei volumi dei prelievi e delle restituzioni di acqua pubblica. Definizione degli obblighi e delle modalità di trasmissione dei risultati delle misurazioni”;
- Regolamento regionale 16 agosto 2016, n. 61/R “ Disposizioni per l’utilizzo razionale della risorsa idrica e per la disciplina dei procedimenti di rilascio dei titoli concessori e autorizzatori per l’uso di acqua. Modifiche al d.p.g.r. 51/R/2015. “
- decreto del Presidente della Giunta Regionale 30 luglio 2018, n. 43/R recante il “Regolamento di attuazione dell’articolo 28 della legge regionale 28 dicembre 2011, n. 69(Istituzione dell’autorità idrica toscana e delle autorità per il servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani. Modifiche alle leggi regionali 25/1998, 61/2007, 20/2006, 30/2005, 91/1998, 35/2011 e 14/2007) - Disposizioni relative alle aree di salvaguardia: piano di utilizzazione per l’impiego sostenibile dei prodotti fitosanitari e dei fertilizzanti (PUFF) e disposizioni per la perimetrazione";
- deliberazione del Consiglio Regionale del 21 luglio 2020, n. 47 relativa al “ Piano regionale cave di cui all'articolo 6 della l.r. 35/2015. Approvazione ai sensi dell'articolo 19 della l.r. 65/2014 “;
- legge regionale 11 ottobre 2022, n. 35 recante “Istituzione del piano regionale per la transizione ecologica (PRTE)“ ed in particolare l’ art. 2 che prevede tra i propri settori di intervento sia gli ecosistemi e biodiversità, anche fluviali, e tutela della risorsa idrica;