Studio Leonardo Savioli, un bene da scoprire della Regione Toscana

Nel 1949 Leonardo Savioli e la moglie Flora Wiechmann individuano l'area per la propria casa studio in un piccolo lotto immerso tra gli ulivi dal quale si ha una suggestiva immagine del complesso della Certosa del Galluzzo. Il progetto della casa nasce assieme e in sintonia con il luogo e l'ambiente: i lavori vengono avviati nell'autunno del 1950 e conclusi nel 1952, anno in cui i coniugi Savioli vi si trasferiscono. Agli esordi degli anni Sessanta l'attività professionale dell'architetto rende necessaria la costruzione di uno studio distinto dall'abitazione: i lavori sono avviati nel 1968 e conclusi nel 1970.

Il complesso è situato in un'area collinare di notevole valore paesaggistico ed è parte integrante di un sistema di case coloniche e terrazzamenti coltivati ad ulivi che traguarda il complesso monumentale della Certosa del Galluzzo, principale punto di riferimento visivo di questa porzione di territorio.

Donato da Flora Wiechmann Savioli alla Regione Toscana nel 2008, l'edificio acquisito nei beni immobiliari della Regione dal  Settore Patrimonio e Logistica, è gestito  dal Settore Petrimonio culturale, siti UNESCO, arte contemporanea, memoria.

Dal 2012 sono stati organizzati eventi e visite in collaborazione con il MIBACT, l'Archivio di Stato, l'Università degli Studi di Firenze, il Politecnico di Milano e il FAI in occasione delle "Giornate di Primavera", nell'ambito del programma promosso dalla Regione Toscana "I luoghi insoliti" di apertura al pubblico di sedi regionali.

Inoltre, La Regione Toscana, ha affidato la direzione artistica di alcune iniziative inerenti i linguaggi espressivi contemporanei, tese alla valorizzazione  dello spazio, al Cento per l'Arte contemporane L.Pecci di Prato (convenzione triennale 2012 – 2014).

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