Cultura
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24 novembre 2022
16:54

'Fai contare la cultura', Giani: "Ascoltare gli operatori per capire come sostenerli"

Al via la seconda fase. Dal 1°dicembre incontri nelle principali città, il primo a Livorno

'Fai contare la cultura', Giani:

Prosegue il percorso degli Stati generali della cultura “Fai contare la Cultura. Toscana creativa 2030”. Mentre si avvicina l’avvio della seconda fase, con iniziative nelle principali città toscane a partire dal 1° dicembre, sono stati presentati i risultati della prima: oltre mille le adesioni ed i form compilati sulla piattaforma online ‘Fai contare la Cultura. Toscana Creativa 2030’ all’interno del sito del Consiglio Regionale della Toscana, che ha registrato oltre 12mila accessi da agosto ad oggi.

“Questo percorso – ha detto il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani - è un momento molto importante di verifica e analisi del mondo della cultura, dalle biblioteche allo spettacolo dal vivo passando per musei, mondo del libro, teatro, cinema”. “Sappiamo – ha aggiunto - che quello della cultura è stato uno dei settori più sacrificati dalla pandemia, ma la cultura è anche passione ed entusiasmo, dunque dopo questo stop obbligato abbiamo visto il fiorire di nuove iniziative e una ripresa di grande efficacia. Ora dobbiamo registrare i suoni e capire come la Regione può essere accanto agli operatori, alle istituzioni culturali. Dobbiamo capire come la nostra richiesta di autonomia differenziata sui beni culturali può aiutare questo mondo, stabilire sinergie, cogliere il senso di una regione ad alta vocazione turistica che associa strettamente la cultura al mondo del turismo. Dopo questa ampia campagna di consultazione, che ha coinvolto più di mille operatori, possiamo partire dal 1° dicembre con una nuova fase operativa che, partendo da Livorno, toccherà tutte le città della Toscana”.

“La Toscana è sempre stata terra di arte e di cultura – ha commentato il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo - ma la cultura cambia con il passare del tempo. Le mille adesioni danno il segno che la strada del confronto che abbiamo intrapreso è quella giusta. Penso che questi mesi di ascolto e i prossimi, che serviranno poi a fare una proposta che sia il più possibile condivisa, mettano in risalto un modo nuovo di lavorare, come è accaduto con gli Stati generali della Sanità, che poi hanno prodotto un atto di indirizzo a cui ora la Giunta sta dando risposte concrete e di governo. Troppo spesso la politica prima decide e poi comunica noi abbiamo deciso di ascoltare tutto il mondo della cultura e poi decidere”.

Entra nel dettaglio dell’iniziativa la presidente della commissione Cultura Cristina Giachi: “Oggi – dice - abbiamo presentato i primi risultati, che approfondiremo nella seconda fase con gli operatori del settore e i lavoratori negli appuntamenti che ci impegneranno nei prossimi mesi, sia in audizione sia in iniziative della commissione. Alcuni sono già in calendario. Il primo dicembre saremo a Livorno, con un appuntamento sulla musica dal vivo con i promoter della Toscana, il 3 dicembre stiamo organizzando un incontro con le fondazioni bancarie che si occupano di cultura e la sostengono in Toscana, mentre tre giorni dopo, il 6, il gruppo del Partito democratico presenterà un’indagine che ha commissionato offrendola agli Stati generali, un sondaggio sul consumo culturale e la fruizione”.

“Tante energie – aggiunge Giachi - convergono per dare le gambe a questo bel progetto di Giunta e Consiglio regionale, che vuol costruire le strategie sulle politiche culturali dei prossimi anni. La fase online ha coinvolto moltissimi operatori e lavoratori, oltre mille, e molti di loro hanno fatto i questionari offrendoci tanti dati da cui sono emersi già elementi importantissimi, come il fatto che in questo settore sia predominante il lavoro giovanile e femminile, quindi un settore di sviluppo strategico per l’impiego nel nostro territorio”. “Gli eventi sullo spettacolo dal vivo – ha concluso - saranno l’occasione per riprendere, insieme alla fondazione Toscana spettacolo che condivide questo percorso, il lavoro avviato nella primavera scorsa con gli Stati generali sullo spettacolo dal vivo. Con Cristina Scaletti, presidente di FTS, lavoreremo alle questioni sollevate dagli operatori del mondo dello spettacolo in quella sede”.

Oltre alla presidente Giachi, erano presenti alla presentazione anche la vicepresidente della Commissione Luciana Bartolini e Silvia Noferi, consigliera regionale, con i rappresentanti dei sindacati di categoria del settore.

All’iniziativa hanno partecipato anche i vertici degli enti strumentali della Regione coinvolti. “Gli Stati Generali della Cultura – ha spiegato Iacopo Di Passio, presidente di Fondazione Sistema Toscana - sono stati pensati per fotografare la dimensione di un settore, quello culturale, che necessita di un raccordo stretto e costante con le istituzioni. Fondazione Sistema Toscana ha supportato la Regione e il Consiglio regionale della Toscana cooperando nella raccolta di numeri e volti degli operatori culturali toscani. Lo abbiamo fatto, da una parte modulando i questionari, dato il livello di formazione non omogenea del personale, dall'altra spingendo le istituzioni regionali a disciplinare nuovi settori di intervento in ambito culturale, sapendo di avere a che fare con operatori, spesso del terzo settore o di associazioni, che hanno bisogno di sentire le istituzioni vicine al loro percorso lavorativo”.

Infine è intervenuto il direttore di IRPET Nicola Sciclone, che ha illustrato l’analisi fatta dall’istituto dei risultati dei questionari (vedi scheda tecnica allegata). ““La cultura domanda ed impiega lavoro giovane e qualificato – ha spiegato – I lavoratori del settore, nonostante percorsi di carriera discontinui e le difficoltà legate a retribuzioni relativamente basse, non manifestano l’intenzione di cambiare settore lavorativo. Ma hanno bisogno dell’attenzione del sostegno pubblico, non soltanto dal punto di vista finanziario. E’ positivo questo percorso di ascolto di un settore che costituisce circa il 4% dell’occupazione toscana e che attiva circa 2,4 punti di PIL e che costribuisce alla formazione della coscienza collettiva, coscienza che è parte dell’identità di un luogo. Un’offerta culturale equamente distribuita è un elemento importante per la costruzione dell’identità dei diversi luoghi della Toscana”.