Internazionale
Lavoro
19 aprile 2016
18:33

"L'Europa deve occuparsi dei disoccupati". Rossi ascoltato dal Parlamento europeo

FIRENZE Si contano dieci milioni di disoccupati di lungo termine in tutta Europa, il 48,8 per cento di chi cerca un posto di lavoro. "Numeri pari a quelli di uno Stato che non ha rappresentanza: un vero e proprio scandalo sottolinea il presidente della Toscana, Enrico Rossi che deve spronarci ad affrontare il problema a livello europeo". Almeno per quella fetta di disoccupazione che non strutturale e fisiologica, "anche se confessa il presidente personalmente avrei preferito parlare di piena occupazione. Intanto per iniziamo da qui".

 

A Bruxelles il presidente della Toscana Enrico Rossi stato ascoltato oggi pomeriggio dalla commissione affari sociali del Parlamento europeo, come relatore del parere del Comitato delle Regioni che in Europa la voce degli enti locali. Si parlava dell'inserimento dei disoccupati di lunga durata nel mercato del lavoro e la proposta del comitato (e di Rossi), approvata a febbraio, chiara, come l'orizzonte verso cui tendere: un meccanismo di solidariet e assicurazione europea che venga incontro ai paesi che pi hanno sofferto la crisi e contano pi disoccupati di lungo periodo, con l'obiettivo di far rientrare nel mercato chi un'occupazione non ce l'ha pi da oltre un anno, con una forma universale di sostegno al reddito da erogare ai lavoratori in cambio delle disponibilit a impiegarsi in lavori socialmente utili. "Vogliamo che ne discuta dice nell'ambito della prossima revisione dei fondi strutturali 2014-2020". "Le risorse necessarie chiarisce Rossi nella replica si potrebbero trovare in due modi: introducendo la Tobin Tax (la tassa sulle transizione e speculazioni finanziarie proposta dal Nobel per l'economia nel lontano 1972, ritornata al centro del dibattito internazionale negli ultimi anni ndr), oppure concedendo maggiore flessibilit nella spesa a quelle nazioni, o meglio a quelle Regioni, che hanno livelli di disoccupazione pi alti". "Si parla tanto in queste settimane dei capitali fuggiti all'estero e frutto di evasione e elusione - risponde dopo l'intervento ai giornalisti -: 7500 miliardi, il Pil di Gran Bretagna e Germania assieme. Che si colpisca l e si crei lavoro per i giovani e chi non ce l'ha".

 

L'Europa un grande puzzle di vasi comunicanti

Rossi non condivide la posizione eccessivamente prudente espressa a gennaio dal Consiglio europeo, ovvero i capi di Stato e di governo, che hanno un po' annacquato la proposta delle Regioni. Lo dice subito, anche se lo ritiene comunque "un passo in avanti apprezzabile, perch dimostra sensibilit al problema della disoccupazione". La critica presto chiarita: "si mantiene a carico dei singoli Stati i centri per l'impiego, in particolare quelli pubblici, e non si tiene conto che crisi e disoccupazione possono avere effetti sulla performance economica dell'intera Unione aggravandone gli squilibri macro economici". Usa due metafore : l'Europa come un grande puzzle e un insieme di vasi comunicanti. "Questa interpretazione restrittiva del concetto di solidariet rischia di indebolire il ruolo gi debole dell'Unione dice - Invece il riconoscimento comune di una coscienza europea che nasca dalla difesa dei soggetti pi deboli che non devono pi sentirsi discriminati aiuterebbe ad accrescere la credibilit dell'Europa".

 

La proposta per punti

La proposta del Comitato delle Regioni si articola in quattro punti: standard identici per tutti i centri dell'impiego dei paesi Ue, fondi per garantire ai paesi pi deboli di raggiungere questi standard, politiche comunitarie per il sostegno e il reinserimento dei disoccupati e fondi per far questo, distinguendo tra la disoccupazione fisiologica dovuta a cause contingenti, che dovranno affrontare i singoli Stati, e picchi straordinari, legati invece a congiunture internazionali e per cui deve diventare affare dell'Unione europea. "Non sar facile conclude Rossi costruire un mercato del lavoro unico europeo che funzioni, ma occorre provarci". Lo si pu fare ripartendo dall'esperienza di Garanzia Giovani e "con un rapporto stretto tra chi offre domanda di lavoro e chi forma". "Il nodo della formazione annota assolutamente decisivo e il capitale umano, ben formato, pu essere davvero motore di sviluppo per un paese".

 

Rossi: lotta a disoccupazione sia priorit Ue