Tutta la Toscana
17 maggio 2023
19:56

17 maggio, Nardini: “La Toscana c’è. Non solo oggi, ma ogni giorno e concretamente”

L’assessora alle pari opportunità interviene nella giornata contro le discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere

17 maggio, Nardini: “La Toscana c’è. Non solo oggi, ma ogni giorno e concretamente”

Campeggia la bandiera arcobaleno sulla facciata di Palazzo Strozzi Sacrati nella giornata internazionale contro le discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere.

Così la Regione Toscana testimonia sua adesione all’appuntamento ideato da Louis-Georges Tin che ogni anno viene celebrato in oltre 130 Paesi del mondo. 

Il 17 maggio del 1990 l'Organizzazione Mondiale della Sanità eliminava l'omosessualità dalla lista delle psicopatologie e la Toscana, che nel corso della storia ha portato un contributo concreto e netto sul fronte diritti, oggi insieme a tantissime altre istituzioni celebra questa giornata  che è stata lanciata da un convegno il Sala Pegaso di Palazzo Strozzi Sacrati con la partecipazione delle associazioni LGBTQIA+, di Stefano Lo Russo, sindaco di Torino, città capofila nazionale della Rete Re.A.Dy e dell'onorevole Alessandro Zan. 

Una giornata all’insegna del principio che ogni persona ha diritto alla propria dignità, ad essere riconosciuta e rispettata, ha diritto alla felicità.

Concetto che sottolinea con forza l’assessora alle pari opportunità e all'attuazione della legge  regionale 63/2004 Alessandra Nardini: “Ci troviamo a celebrare anche questo 17 maggio – osserva -  senza che a livello nazionale sia stata approvata una legge contro l’odio. La Toscana è stata la prima Regione a dotarsi di una legge regionale contro le discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere, ed in questa legislatura ci siamo presi l’impegno che quella legge venga davvero attuata, trovi concretezza, per non rischiare che rimanga solo una serie di buoni propositi. Per questo abbiamo dato vita a un tavolo permanente di confronto con le associazioni Lgbtqia+ e lo abbiamo fatto per cercare di andare a chiederci, in tutti gli ambiti, cosa possiamo fare di più: dalla sanità, alla scuola e all'università, al mondo del lavoro, al trasporto pubblico locale”


“Credo – prosegue - che questa sia una fase storica complessa. Non sfugge a nessuno, per esempio, che le famiglie arcobaleno sono sotto attacco. Le discriminazioni sono sempre sbagliate, da combattere e prevenire, ma a maggior ragione quando si giocano sulla pelle delle bambine e dei bambini sono ancora più gravi. Chi rappresenta le istituzioni dovrebbe impegnarsi ogni giorno per difendere e tutelare i diritti e la dignità di ogni persona, perché non ci sono cittadine e cittadini di serie A e di serie B. Come Regione Toscana su questo non accetteremo mai passi indietro, ne vogliamo anni fare altri in avanti".

In questi anni la Regione Toscana ha portato il buon esempio, dalla convinta adesione e partecipazione ai Toscana Pride, alla spinta data alla crescita esponenziale delle adesioni di Pubbliche Amministrazioni toscane alla Rete nazionale Re.A.Dy - la Rete antidiscriminazioni costituita da Regioni, Province Autonome ed Enti Locali, di cui la nostra Regione è tra i fondatori, una rete che si pone l’obiettivo di mettere in campo iniziative  per sensibilizzare e per promuovere la cultura del rispetto e dell’uguaglianza. Le Toscana è il territorio più rappresentato a livello nazionale passando da una trentina di adesioni ad inizio di questa legislatura, alle oltre 90 attuali. La Regione ha anche aumentato la somma complessiva di risorse destinate al sostengo delle azioni portate avanti dalle Pubbliche Amministrazioni toscane passando dallo storico stanziamento di 80.000 a 100.000 euro.

Inoltre, la Regione ha deciso di lanciare anche quest’anno una campagna di sensibilizzazione scegliendo un messaggio molto semplice, ma attuale ed efficace: “Pretendiamo rispetto, per tutte le persone, per tutti gli amori, per tutte le famiglie”, “perché credo – dice Nardini - che sia necessario ribadire, a maggior ragione in questa fase, che la Toscana è terra di diritti, libertà ed uguaglianza".

“La Toscana  - prosegue  - anche in un dibattito nazionale potrà fare la propria parte e sollecitare il Governo affinché risorse importanti  - come quelle che hanno contribuito alla nascita dei centri antidiscriminazione – continuino ad essere investite e non si facciano passi indietro, perché i passi indietro sulla pelle delle persone non li accetteremo.  
Le istituzioni come la nostra, che sul fronte dei diritti hanno sempre portato avanti battaglie importanti, devono far sentire la propria voce. Non solo oggi ma ogni giorno e concretamente”.