PRATO - A Mediterraneo Downtown anche "Yes, We Med", evento organizzato nell'ambito del progetto Giovanis della Regione sull'autonomia dei giovani tenuto a battesimo sei anni fa. L'evento stato pensato come un racconto delle esperienze di giovani che si sono spostati nel Mediterraneo per cercare la propria indipendenza, per costruirsi un futuro migliore. E uno ad uno questi ragazzi e ragazze si sono presentati e hanno raccontato il loro sogno diventato realt .

C' la storia di Paola Caucci, che grazie al progetto europeo MOBNET, ha potuto fare uno scambio di formazione imprenditoriale in Tunisia e dal 2018 aprir la sua attivit insieme a due altre ragazze italiane cresciute professionalmente con lei nell'esperienza in nordafrica. C' la storia di Ahmed Ghamgui e Antonio Ardiccioni, due ragazzi (l'uno turco e l'altro italiano) che con Gloworking si propongono di mettere in connessione gli ecosistemi di start-up, aziende e ong delle due sponde, nord  e sud, del Mediterraneo.

La mobilit attraverso il Mediterraneo anche quella dei ragazzi del programma europeo Erasmus,  al Pecci con il gruppo di Siena.  C' Miriam, spagnola de La Mancha, la citt di Don Chisciotte per intendersi, che stata a Siena e ci tornata. C' Sofian, ragazzo italiano di origine marocchina,  si candidato per il Parlamento regionale degli studenti e c' entrato.

E poi ci sono ragazzi dell'istituto universitario europea di Fiesole, che hanno scelto di partecipare al progetto di 'accoglienza toscano dei richiedenti asilo. Anche loro erano al Pecci.. Attualmente l'Universit ospita sei rifugiati e fornisce loro insegnamenti di lingua e di cultura italiana. "Ho trovato una vita migliore che mi ha aiutato a dimenticare il dolore che ho avuto prima" ha raccontato un giovane ragazzo del Mali intervenuto. Sul palco anche  le storie delle donne africane aiutate da un Fondo  specifico nella riappropriazione dei propri diritti,  primo fra tutti quello all'istruzione.