Sociale
Diritti
23 ottobre 2012
14:04

Accessibilità, Allocca: 'Garanzia per l'esercizio dei diritti e per la partecipazione'

FIRENZE – Migliorare la qualità di vita e rendere effettivi concetti come partecipazione, sicurezza e libera fruibilità degli spazi. Sono questi gli obiettivi dei Piani per l'Accessibilità che sostituiranno i Piani per l'Eliminazione delle Barriere Architettoniche (in sigla, PEBA). I Piani per l'Accessibilità sono gli strumenti da cui ogni Comune dovrebbe partire per programmare gli interventi necessari a rendere liberamente accessibili spazi, edifici e servizi.

É stato questo il tema al centro del convegno che si è tenuto stamattina a Montecatini Terme presso le Terme Tettuccio. L'incontro, al quale è intervenuto l'assessore al welfare Salvatore Allocca, è servito per presentare la pubblicazione 'I Piani per l'Accessibilità. Una sfida per promuovere l'autonomia dei cittadini e valorizzare i luoghi dell'abitare', ricerca realizzata dalla Regione in collaborazione con Provincia di Pistoia, Uncem e Anci Toscana e con il coordinamento scientifico del Centro TESIS, Dipartimento di Tecnologie dell'Architettura e Design Pierluigi Spadolini dell'Università di Firenze. La ricerca è un resoconto del lavoro di analisi e sperimentazione svolto in questi anni nel territorio pistoiese e individua metodi e strumenti per l'elaborazione dei Piani di Accessibilità, con l'obiettivo di condividerli. Nella sperimentazione sono stati coinvolti anche i Comuni di Pistoia, Pescia, Monsummano Terme, San Marcello Pistoiese, Agliana e Quarrata.

"Il concetto di accessibilità - ha detto l'assessore Allocca durante la tavola rotonda a conclusione dell'incontro – è in continua evoluzione. L'accessibilità è da intendersi non più soltanto in riferimento alle barriere fisiche ma anche a quelle sensoriali, un concetto perciò molto più ampio che racchiude soprattutto quello di partecipazione. Anche la differenziazione tra abili e diversamente abili secondo me va superata, perchè tutti i cittadini, in un senso o nell'altro, sono diversamente abili. Dobbiamo semmai sviluppare una cultura che non si rivolga soltanto alla maggioranza dei cittadini ma che faccia della garanzia dei diritti a tutti e della partecipazione effettiva valori assoluti".

L'impegno della Regione in materia di accessibilità si è concretizzato negli anni sia sul versante normativo (leggi regionali 47 del 1991, 72 del 1997, 1 e 41 del 2005) che su quello del cofinanziamento di progetti attuati in ambito locale (dal 2001 al 2011 sono stati cofinanziati 592 progetti con circa 19 milioni di euro; per il 2012 c'è un bando ancora aperto che mette a disposizione altri 3 milioni di euro). Ma anche attraverso la sperimentazione di percorsi formativi rivolti al personale tecnico dei Comuni, delle Province, delle Asl e delle Comunità Montane, l'emanazione di linee guida per omogeneizzare conoscenze e informazioni e la costituzione di un tavolo regionale con il coinvolgimento di varie realtà locali. Altri passi importanti sono stati l'attivazione di una sperimentazione con la Provincia di Pistoia, a cui è stata affidata la gestione del progetto Liberaccesso (percorso di ricerca e azione per la stesura degli indirizzi per l'elaborazione dei Piani per l'Accessibilità) dal quale è scaturita la pubblicazione presentata stamattina, la creazione del Centro di Documentazione Regionale sull'Accessibilità (in sigla CRID), con sede a Scandicci presso la Scuola Nazionale Cani Guida per ciechi, per diffondere una cultura dell'accessibilità e fornire informazioni per il miglioramento delle condizioni di vita di soggetti con disabilità, la messa a punto (con sperimentazione che partirà nel 2013) del progetto MIRTO per facilitare l'accesso in auto nelle ZTL da parte delle persone disabili.