Ambiente
26 maggio 2015
15:46

Acqua e amianto, l'Istituto Superiore di Sanità esclude rischi per la salute

FIRENZE – "Sulla base delle conoscenze attuali e delle conclusioni a cui sono giunti enti internazionali di riferimento, la situazione nell'acqua  non deve essere percepita come un rischio incombente per la salute pubblica né per quanto riguarda l'eventuale dose di fibre ingerite né per la concentrazione eventualmente trasferita dalla matrice acqua alla matrice aria".

 

E' quanto si legge nelle conclusioni della relazione firmata dal Dipartimento di ambiente e connessa prevenzione primaria dell'Istituto Superiore di Sanità e consegnata alla Regione Toscana dopo una richiesta dell'assessore regionale all'ambiente di normare l'amianto nelle acque destinate a consumo umano.

 

L'Istituto Superiore di Sanità, organo preposto anche a fissare i parametri dei valori per l'amianto nelle acque potabili, ha concluso che, "allo stato, non ritiene che sussistano i requisiti di necessità per indicare un valore di parametro per l'amianto diverso da quello già indicato dall'Epa americana (Ente Protezione Ambiente) che è pari a 7 milioni di fibre per litro". Nelle acque toscane al momento si sono rilevate o totale assenza di fibre, nella quasi totalità dei casi, o valori massimi nell'ordine di una decina di fibre per litro.

 

Il parere conclude suggerendo di promuovere campagne di monitoraggio per valutare la presenza di fibre di amianto nelle acque potabili adottando criteri condivisi di controllo, monitoraggi che in Toscana sono già in atto.

 

L'Istituto continuerà a mantenere elevata l'attenzione, termina la relazione, ad ogni eventuale aggiornamento delle conoscenze scientifiche e delle raccomandazioni emanate a livello internazionale.