Boschi e Foreste
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11 marzo 2024
14:51

Progetto di co-disegno del Monte Pisano, la Giunta ratifica il protocollo di adesione

E' promosso dalla Comunità del Bosco, promossa dalla Regione insieme ai Comuni dell’area colpita all’indomani del grande incendio distruttivo del 2018

Progetto di co-disegno del Monte Pisano, la Giunta ratifica il protocollo di adesione
Riforestazione sul Monte Pisano dopo l'incendio del 2018

La Giunta toscana ha ratificato il protocollo d’intesa aderendo al progetto di co-disegno del Monte Pisano promosso dalla Comunità del Bosco. All’indomani del grande incendio distruttivo del 2018 che colpì il Monte Pisano, la Regione Toscana si è fatta promotrice, insieme ai Comuni dell’area colpita, della costituzione della prima ‘comunità di bosco’ a livello regionale inserendo nella propria normativa forestale questo strumento per la valorizzazione dei territori forestali.

Riconosce in questo modo, anche come propri, gli obiettivi di adoperarsi per lo sviluppo economico e sociale delle aree montane e intervenendo, ove possibile, in stretta sinergia con le amministrazioni locali, nel sostegno diretto o indiretto a piani di sviluppo di queste aree.

Si tratta di un protocollo che, coinvolgendo gli enti locali e il Ministero dell'agricoltura per co-disegnare il modello di sviluppo dell’area, concilia una visione comprensoriale, la valorizzazione della multifunzionalità del bosco, e la consapevolezza da parte della collettività del valore che ha la gestione attiva forestale, in termini di benessere e di indotto.

“Per mantenere un sistema di per sé fragile economicamente e scarsamente competitivo - ha detto la vicepresidente e assessora all’agroalimentare Stefania Saccardi - è necessario creare i presupposti affinché le comunità locali, attraverso percorsi partecipati e condivisi, siano in grado di sviluppare attività in equilibrio tra una essenziale sostenibilità economica e la sostenibilità ambientale così da valorizzare quelle risorse fortemente connotate con quel territorio. Deve trattarsi di processi, che partono dal basso, adeguatamente sostenuti, in grado di individuare soluzioni per così dire ‘sartoriali’, sostenendo il presidio territoriale delle piccole imprese, agricole e non, aumentando la consapevolezza delle comunità e rafforzando l’identità ed il senso di appartenenza”.

Si tratta di una forma associativa fra diversi soggetti che, a diverso titolo ed interesse, operano con la finalità di avviare politiche attive di valorizzazione del territorio per di più in ambito forestale, ma non solo.

In Toscana sono presenti 1,2 mln di ettari di bosco, che rappresentano circa il 51% dell’intera superficie regionale; gran parte di questa risorsa è concentrata nelle aree montane dove le foreste spesso superano il 70% dell’intero territorio.

“E’ ormai chiaro - prosegue Saccardi - come la valorizzazione di questa importante risorsa, che in passato è stata una notevole fonte di reddito e di occupazione per le comunità locali, oggi, a seguito del progressivo abbandono, passi inevitabilmente dal recupero della sostenibilità soprattutto economica di questa attività. Nel frattempo si sta prendendo coscienza di come il bosco rappresenti anche una serie di positività non solamente economiche, ma anche ambientali, sociali e paesaggistiche per le aree della montagna e fornisca tutta una serie di benefici che gli ecosistemi forniscono al genere umano”. 

La fornitura dei servizi ecosistemici ed il riconoscimento di questo particolare ruolo delle foreste rappresenta un percorso che può mantenere un sistema che di per sé sia in grado di fornire una serie di benefici (regolazione del clima, acqua, valori ricreativi e culturali in genere) non solo per le comunità locali, ma, più in generale, ad un contesto ampio che comprende le comunità urbane e metropolitane, cercando quindi di ridurre quel solco di diversa logica di gestione del territorio tra città e montagna.