Agroalimentare
Sociale
2 maggio 2012
13:29

Agricoltura e disabilità, Salvadori: 'Primo in Italia il nuovo bando sull'agricoltura sociale'

FIRENZE - Lavorare in campagna e stare a contatto con la natura fa bene al corpo e alla mente. Questa evidenza è oggi la base del nuovo bando lanciato dalla Regione Toscana che si intitola "Agricoltura sociale". "Si tratta di una novità assoluta in Italia", spiega l'assessore all'agricoltura Gianni Salvadori.

"E' una misura che parte quest'anno per la prima volta e sulla quale la Regione ha messo una dotazione di 1 milione di euro a valere sul Par, il piano agricolo regionale. Grazie a questa misura la Regione intende favorire l'esperienza in attività rurali di persone che hanno una disabilità o uno svantaggio, concedendo un contributo pubblico, a fondo perduto, che può arrivare a 5 mila euro per tre anni per ogni persona, volto a coprire fino al 90% delle spese ammissibili. Cerchiamo così di coniugare l'attività agricola con l'inserimento e l'autonomia delle persone con disabilità, in particolare minori e giovani con problematiche di tipo psichico o di tossicodipendenza sotto i 40 anni."

Il bando relativo all'Agricoltura Sociale è stato pubblicato oggi sul Burt, il bollettino ufficiale della Regione Toscana. Le domande si possono presentare fino al 2 luglio  prossimo.

Il bando (decreto dirigenziale n° 1684 del 17/04/2012) finanzia "progetti di accoglienza di persone con disabilità e/o svantaggio, per il miglioramento della loro autonomia e capacità tramite lo svolgimento di esperienze in attività rurali."

Beneficiari: agricoltori, cooperative sociali e associazioni

Il finanziamento della Regione può essere chiesto da:

- Imprenditori agricoli ai sensi dell'art. 2135 del codice civile;

- Cooperative sociali di tipo B che esercitano attività agricola;

- Enti (con esclusione di enti pubblici) e associazioni che svolgono assistenza a persone con disabilità e/o svantaggio e che svolgono attività agricola anche non professionale.

Progetti ammissibili. Attività in campagna e "retribuzione" da 100 a 400 euro

Si finanziano progetti di accoglienza di persone con disabilità e/o svantaggio ai sensi dell'art. 4 L. 381/91, per il miglioramento della loro autonomia e capacità tramite lo svolgimento di esperienze in attività rurali. Ogni progetto è costituito da uno o più moduli. Ogni modulo è rappresentato da una persona accolta. La persona deve essere affiancata da un accompagnatore che si prende cura della sua accoglienza.

I progetti devono ricadere all'interno del territorio della Regione Toscana e devono essere presentati da soggetti operanti nel territorio della Regione Toscana.

I progetti possono prevedere una accoglienza per un periodo massimo di 36 mesi. Ad ogni persona accolta deve essere corrisposto un sostegno economico variabile, da 100 a 400 euro mensili in rapporto delle ore di attività effettuata. L'attività deve essere svolta in 2-5 giorni la settimana per almeno 2-6 ore giornaliere.

Priorità a minori e giovani disabili psichici o tossicodipendenti

I progetti sono finanziati secondo il seguente ordine:

1) progetti o moduli di progetti destinati a disabili psichici di età inferiore a 40 anni, presentati da imprenditori agricoli ai sensi dell'art. 2135 del codice civile;

2) progetti o moduli di progetti destinati a disabili psichici di età inferiore a 40 anni;

3) progetti o moduli di progetti destinati a disabili psichici di età superiore a 40 anni;

4) progetti o moduli di progetti destinati a persone con problemi di tossicodipendenza;

5) progetti o moduli di progetti presentati da cooperative di tipo b che esercitano attività agricola;

6) progetti o moduli di progetti presentati da enti e associazioni che svolgono assistenza a persone con disabilità e/o svantaggio e che svolgono attività agricola anche non professionale.

Maggiori informazioni sul sito "GiovaniSì" della Regione Toscana.