Agroalimentare
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14 aprile 2022
12:33

Saccardi a convegno Ismea: “Doveroso accompagnare il mondo agricolo in fase di transizione”

Saccardi a convegno Ismea: “Doveroso accompagnare il mondo agricolo in fase di transizione”

"Con questo appuntamento abbiamo potuto illustrare il lavoro importante che svolge ISMEA che ringrazio. Un lavoro tanto più importante in uno scenario economico-finanziario in cui il mercato del credito appare in generale fortemente ridimensionato e ancora più rigido per il settore agricolo, che ha bisogno di chiarezza sulle misure messe in campo. ISMEA è al fianco delle imprese con provvedimenti efficaci e, come Regione, volevamo sottolineare queste opportunità”.

Così la vicepresidente e assessora all'agroalimentare Stefania Saccardi in occasione del secondo appuntamento del ciclo di incontri sul territorio, promossi da Ismea, l'Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare, per presentare le opportunità offerte dall’Ismea stesso alle imprese agricole e agroalimentari italiane.  

All’appuntamento, organizzato in collaborazione con la Regione Toscana, oltre a Saccardi sono intervenuti il presidente Ismea Angelo Frascarelli, il direttore generale Ismea Maria Chiara Zaganelli e l’Autorità di gestione del Programma di sviluppo rurale della Toscana, Antonino Mario Melara.

“Abbiamo noi il dovere istituzionale di accompagnare le imprese in questo momento di transizione – ha proseguito Saccardi - La Toscana si conferma regione leader assoluta per valore della produzione florovivaistica che ha il peso economico maggiore nel settore primario, insieme alla vitivinicoltura che vede invece la Toscana al quinto posto in Italia. Posizioni di eccellenza che abbiamo il compito di tutelare e semmai sviluppare, facendo conoscere tutti gli strumenti che sono a disposizione del comparto”.

Dopo l’emergenza del Covid, il settore agroalimentare italiano è di nuovo alle prese con una situazione di crisi, dove al perdurante aumento delle materie prime e dei prodotti energetici si sono aggiunti improvvisamente nuovi e ulteriori fattori di instabilità geopolitica ed economica legati alla guerra in corso. Un quadro che tocca da vicino le imprese del settore primario gravate da rincari insostenibili di tutti gli input produttivi: dall’energia ai mangimi, dai concimi ai fertilizzanti e che hanno reso nuovamente necessaria l’attivazione di interventi straordinari da Bruxelles e dal Governo italiano.

Come già fatto durante l’emergenza pandemica con le misure di ristoro alla liquidità aziendale quali ad esempio la cambiale agraria e la garanzia, l’Ismea è di nuovo in prima linea accanto alle imprese agricole. 

Il decreto cosiddetto “Crisi ucraina” del 21 marzo scorso ha affidato a Ismea 20 milioni di euro per assistere, gratuitamente, con la sua garanzia la rinegoziazione e la ristrutturazione dei mutui agrari fino a 25 anni. Il Fondo di garanzia a prima richiesta è uno degli strumenti del set integrato di misure di Ismea che accompagnano l’impresa nelle sue varie fasi: dall’acquisizione del capitale fondiario allo sviluppo del business, dall’accesso al credito e al mercato dei capitali sino alla gestione del rischio.

Più nel dettaglio tramite la Banca nazionale delle terre agricole (Bta), che chiuderà il 5 giugno la raccolta delle manifestazioni di interesse del quinto lotto, Ismea rimette in circolo i terreni attraverso una procedura di vendita all’asta trasparente e aperta a tutti, offrendo opportunità di investimento e ricomposizione fondiaria. In Toscana i terreni in vendita in questa edizione della Banca della Terra sono 43, per un totale di 2.229 ettari che corrispondono all’11% degli ettari complessivi di questo quinto lotto. 

Con “Più impresa”, l’Istituto sostiene gli investimenti dei giovani e delle donne in agricoltura, grazie all’erogazione di contributi a fondo perduto e mutui a tasso zero, mentre con “Ismea Investe” le società di capitali attive nel settore agroalimentare possono beneficiare di finanziamenti agevolati e interventi nel capitale di rischio (operazioni di equity e quasi equity, prestiti obbligazionari e strumenti finanziari partecipativi). 

“La Toscana, prima regione italiana per la produzione di fiori e piante e per le attività di agriturismo – ha commentato Maria Chiara Zaganelli, drettore generale di Ismea - ha subito più di altre l’impatto economico della prima ondata del Covid, scontando sia l’azzeramento dei flussi turistici che le restrizioni alle cerimonie e festività che hanno fortemente intaccato la redditività del settore florovivaistico. Al pari della risposta offerta da Ismea durante la crisi di liquidità che ha contrassegnato l’emergenza pandemica, anche oggi l’Istituto si è immediatamente attivato sia nel monitorare i mercati e i prezzi, sia nell’aiutare le imprese agricole mediante gli strumenti di garanzia”.