Agroalimentare
Turismo Agriturismo
12 novembre 2015
14:35

Agriturismo, le ultime novità: fattorie didattiche e attività sociali

FIRENZE – Fattorie didattiche e attività sociali di servizio: sono queste le ultime novità normative per l'agriturismo in Toscana, grazie a modifiche introdotte in legge e nel regolamento fra il 2014 e il 2015.

Fattorie didattiche
Sono adesso definiti i requisiti tecnici dei locali, degli spazi aperti o delle altre strutture aziendali, i requisiti organizzativi, le modalità di utilizzo del logo identificativo e norme per la presentazione della segnalazione di inizio attività e per l'elenco regionale delle fattorie didattiche. Per lo svolgimento delle attività devono essere utilizzati i locali, gli spazi aperti e i beni strumentali dell'azienda agricola posti all'interno del fondo.

Per la somministrazione di alimenti e bevande nell'ambito delle fattorie didattiche devono essere rispettati i requisiti di cui alla legge e al regolamento come per le attività agrituristiche.

Le aziende che già stanno svolgendo attività di fattoria didattica hanno la possibilità di adeguarsi alle nuove disposizioni, senza interrompere l'attività, entro la data del 31 dicembre 2016.

Attività sociali: dal nido d'infanzia all'accoglienza per disabili
Con il nuovo regolamento di attuazione della l.r. 30/2003 possono essere svolte come attività agrituristiche le seguenti attività sociali e di servizio per le comunità locali:

  • a) attività educative e didattico-ricreative: 1) le attività afferenti ai nidi di infanzia e ai servizi integrativi della prima infanzia; 2) le attività di accoglienza e soggiorno di bambini in età prescolare da tre anni a sei anni; 3) le attività di accoglienza e soggiorno anche con pernotto di bambini di età superiore a sei anni e studenti di ogni ordine e grado<
  • b) accoglienza di persone, compresi i minori, con disabilità e svantaggio
  • c) riabilitazione/cura tramite attività rurali
  • d) socializzazione, aggregazione e svago

Più semplice l'attività agrituristica. Pasti e bevande non solo per gli ospiti
In Regione Toscana l'attività agrituristica è disciplinata Legge Regionale 30/2003 e relativo regolamento di attuazione n. 46/2004.

Nel 2009/2010 sia in legge che nel regolamento sono state introdotte modifiche al fine di semplificare l'iter di avviamento e di modifica dell'attività per una maggiore competitività sul mercato. Per l'ospitalità sono stati eliminati i limiti numerici massimi assoluti prima inseriti in legge: i limiti adesso derivano solo dalla "consistenza" dell'azienda, dal calcolo della principalità delle attività agricole e dalle strutture che possono essere utilizzate per l'attività agrituristica. E' stato introdotto il concetto della connessione automatica dell'attività agrituristica con l'attività agricola, allorché quest'ultima risulta principale rispetto all'attività agrituristica.

L'obiettivo è stato quello di rendere sempre più oggettivi i criteri per l'esercizio delle attività agrituristiche, passando da un regime autorizzatorio, eliminando il parere preventivo della Provincia, alla segnalazione certificata inizio attività (SCIA) agrituristica da presentare al Comune tramite lo Sportello Unico Attività Produttive (SUAP) sia per l'apertura di nuove strutture che per la modifica delle attività in essere. Le attività possono adesso essere avviate dal giorno stesso di presentazione della SCIA. Unico pre-requisito è la compilazione della relazione agrituristica che è redatta dall'imprenditore in forma di autodichiarazione da presentare on line nell'ambito della dichiarazione unica aziendale tramite il sistema dell'Anagrafe Regionale delle Aziende Agricole, gestito da ARTEA.

Sempre dal 2009/2010 la somministrazione di pasti, alimenti e bevande è aperta a tutti, e non solo agli ospiti alloggiati. Vanno rispettate precise regole, cioè devono essere utilizzati solamente prodotti aziendali, integrati da prodotti delle aziende agricole locali, nonché da prodotti di origine e/o certificati toscani al fine di favorire e sviluppare la valorizzazione dei prodotti agroalimentari attraverso la filiera corta.

Semplificazioni sono state introdotte anche nel campo dell'ospitalità in spazi aperti, e oltre all'agricampeggio è stata introdotta una nuova formula dedicata ai soli camperisti.