Salute
30 novembre 2018
10:16

Aids: sabato 1 dicembre la giornata mondiale. I dati e le iniziative in Toscana

FIRENZE - Domani, sabato 1 dicembre, si celebra in tutto il mondo la Giornata per la lotta contro l'Aids, che continua ad essere un problema di salute pubblica globale. Da quando l'epidemia partita, negli anni Ottanta, sono morte nel mondo 35 milioni di persone. E ogni anno risulta confermata la bassa percezione del rischio di trasmissione del virus, soprattutto tra gli eterosessuali, che arrivano tardi ad eseguire il test Hiv. Sono quindi sempre necessarie politiche di sensibilizzazione  per diffondere informazioni corrette e fare azione di prevenzione.

"Per fortuna in Toscana i dati su Aids e Hiv sono in calo - dice l'assessore al diritto alla salute Stefania Saccardi -, ma, come anche negli anni scorsi, la scarsa consapevolezza della possibilit di contagio da parte della popolazione porta alla diffusione, anche inconsapevole, dell'infezione, e a un ritardo nell'accesso alle cure. Quindi non dobbiamo mai abbassare la guardia, e proseguire con le iniziative di sensibilizzazione e prevenzione, rivolte soprattutto ai ragazzi, ma anche agli adulti. Proprio poche settimane fa in giunta abbiamo approvato una delibera che prevede una serie di iniziative rivolte alla tutela della salute sessuale e riproduttiva dei giovani e delle donne: azioni che non si riducono alla sola erogazione gratuita di contraccettivi, ma comprende il potenziamento dell'attivit dei consultori, delle campagne informative, dell'educazione sessuale nelle scuole".

I dati su Hiv e Aids in Toscana

In Toscana il sistema di sorveglianza di entrambe le patologie affidato all'Agenzia regionale di sanit (Ars),  che dal 2004 gestisce il Registro Regionale Aids e dal 2009 la notifica delle nuove diagnosi di Hiv.

In Toscana, come nella maggior parte delle regioni, l'incidenza delle nuove diagnosi di infezione da Hiv presenta un andamento stabile dal 2009, tuttavia nel 2017 si verificato il valore pi basso dell'intero periodo: 265 nuove diagnosi, con un tasso di notifica di 7,1 per 100.000 residenti. Un dato pi alto di quello nazionale: in Italia nel 2017 le nuove diagnosi di infezione da Hiv sono state 3.443, pari a 5,7 nuovi casi per 100.00 residenti. La Toscana, dunque, continua ad avere un tasso di incidenza maggiore rispetto a quello nazionale, e si colloca al terzo posto tra le regioni, preceduta da Lazio (8,5 per 100.000) e Marche (7,2 per 100.000).

L'et media di 41 anni per i maschi e di 37 anni per le femmine. Sono in aumento i pazienti che scoprono la sieropositivit dopo i 50 anni. L'et minima di 17 anni. I casi pediatrici, che presentano quasi tutti modalit di trasmissione verticale tra madre e figlio, sono divenuti eventi rari, grazie alla terapia antiretrovirale somministrata alla madre sieropositiva e all'introduzione del test per Hiv tra gli esami previsti nel libretto di gravidanza. Nell'intero periodo di sorveglianza (2009-2017) i casi pediatrici sono stati 8. Nessun caso stato segnalato negli ultimi 2 anni.

Gli stranieri, che costituiscono nel triennio 2015-2017 il 32,1% delle nuove diagnosi di Hiv, hanno un'incidenza quasi quattro volte superiore a quella degli italiani e un andamento nuovamente in aumento. Le nazionalit straniere pi frequenti sono Brasile, Nigeria e Romania per i maschi; Nigeria e Romania per le femmine.

La maggioranza delle infezioni da Hiv attribuibile a rapporti sessuali non protetti, che costituiscono l'86,1% di tutte le segnalazioni, a sottolineare l'abbassamento del livello di guardia e la bassa percezione del rischio nella popolazione, soprattutto eterosessuale. Le persone che si sono infettate a causa dell'uso di droghe iniettive sono invece intorno al 5%. La modalit di trasmissione eterosessuale quella pi frequente per gli ultra cinquantenni.

Una quota importante di pazienti si presenta tardi alla prima diagnosi di sieropositivit , evidenziando gi un quadro immunologico compromesso. Un caso di Hiv su 5 gi in Aids conclamato al momento della diagnosi di sieropositivit . Le persone che scoprono di essere Hiv positive in ritardo sono pi frequentemente maschi, stranieri, hanno un'et pi avanzata e hanno contratto l'infezione prevalentemente attraverso contatti eterosessuali.

Per quanto riguarda i casi di Aids conclamato, in Toscana, dall'inizio dell'epidemia al 31 dicembre 2017, sono stati notificati 4.828 nuovi casi di Aids. I casi pediatrici risultavano 55: 52 casi registrati prima del 2001, 1 nel 2011, 1 nel 2012 e un caso nel 2015. Nessun caso pediatrico stato registrato negli ultimi 2 anni. Ci si ammala di Aids in et sempre pi avanzata: l'et mediana alla diagnosi presenta, nel corso degli anni, un aumento progressivo sia per i maschi che per le femmine sino a raggiungere 48 anni nei primi e 47 nelle seconde, e mantenendosi sempre pi elevata per i maschi.

Da sottolineare l'abbassamento del livello di guardia nella popolazione generale: gli eterosessuali non si ritengono soggetti "a rischio" e invece rappresentano la categoria che pi ha bisogno di informazione. Molti dei nuovi sieropositivi, che hanno contratto il virus attraverso rapporti sessuali non protetti, non sanno di esserlo e continuano a diffondere la malattia senza avere coscienza del rischio.

"Come per gli scorsi anni - sottolineano i ricercatori Ars -, si conferma la scarsa consapevolezza della possibilit di contagio da parte della popolazione, soprattutto eterosessuale che viene a conoscenza della propria sieropositivit in fase avanzata di malattia ed effettua il test solo quando vi il sospetto di una patologia Hiv correlata. Questo comportamento porta alla diffusione anche inconsapevole dell'infezione e ad un ritardo nell'accesso alle cure. Iniziare la terapia antiretrovirale precocemente un vantaggio sia in termini di sopravvivenza che di qualit della vita".

Le iniziative di sensibilizzazione e prevenzione in Toscana

In occasione della Giornata mondiale per la lotta all'Aids anche quest'anno ogni Azienda sanitaria della Toscana organizza iniziative specifiche:

- l'Azienda Toscana sud est aderisce alla giornata mondiale contro l'Aids con l'organizzazione di un evento presso l'Auditorium dell'Ospedale San Donato di Arezzo il 1 dicembre, dalle ore 9 alle 13. Tutti i ragazzi delle classi V degli Istituti della sud est sono stati invitati a partecipare in presenza o collegandosi tramite facebook alla pagina dell'Azienda. L'hashtag aziendale da inserire in tutti i tweet #salutetoscanasudest, oltre a #AIDS;

- l'azienda Toscana centro sar presente il 1 dicembre in piazza Sant'Ambrogio a Firenze, dalle 19.30 alle 23, partecipando ad azioni di sensibilizzazione verso la comunit ,  offrendo consulenza, informazioni e materiale informativo su HIV/AIDS e MST;

- l'Azienda Toscana nord ovest il 1 dicembre sar presente attivamente con laboratori all'incontro che vedr coinvolti circa 400 studenti nella Sede Stazione Leopolda di Pisa dove verr presentata anche l'app I love Safe Sex.

Ma tramite le tre Aziende sanitarie, la Regione contribuisce lungo tutto il corso dell'anno scolastico, con politiche di sensibilizzazione, a parlare di Hiv/Aids, malattie sessualmente trasmissibili (Mst), affettivit , sessualit consapevole, attraverso specifici programmi, progetti e interventi mirati.

Uno dei progetti proposti, tra gli altri,  I love Safe Sex, progetto del Piano Regionale di Prevenzione 2014-2019 che prevede, anche tramite l'omonima applicazione (scaricata nel 2017 da quasi 6.000 ragazzi), un approccio moderno per lo sviluppo della capacit di apprendimento e soprattutto di orientare verso comportamenti corretti e rendere i ragazzi protagonisti del proprio percorso di vita.

Alle campagne di prevenzione e di informazione nelle e per le scuole, nelle Aziende sanitarie della Toscana si affianca la normale attivit ambulatoriale per la diagnosi e la terapia delle infezioni a trasmissione sessuale e si offre, in forma anonima e gratuita, il test che pu essere eseguito senza richiesta del medico. In tutte e tre le Aziende sanitarie della Toscana operano consultori in grado di fornire consulenze, visite e prescrizione di accertamenti diagnostici, svolgendo attivit di prevenzione e diagnosi delle malattie sessualmente trasmesse.

Alcuni dati di attivit nelle scuole nel corso dello scorso anno scolastico (2017/2018):
- l'Azienda Toscana centro ha tenuto 400 incontri nelle classi che hanno visto coinvolti 7.527 studenti, 273 insegnanti e 116 genitori;
- l'Azienda Toscana sud est intervenuta in 135 classi, coinvolgendo 109 insegnanti, 2.186 studenti con 173 incontri;
- l'Azienda Toscana nord ovest  ha tenuto 123 incontri effettuati nelle scuole, presso i Consultori oppure in luoghi esterni in occasione di eventi, coinvolgendo complessivi 79 istituti superiori e comprensivi con la partecipazione di 4.389 studenti.

Guarda le pagine dedicate alla lotta all'Aids sul sito della Regione Toscana

Sul sito dell'Ars puoi scaricare la pubblicazione Hiv e Aids in Toscana

Guarda sul sito del Ministero della salute i dati dell'Istituto Superiore di Sanit sulle nuove diagnosi di Hiv e Aids in Italia