ORBETELLO (Gr) - Pomeriggio sotto un tendone bianco in mezzo al verde della Maremma, per quasi due ore, fossi e torrenti da una parte e campi tutt'attorno che ben raccontano la vocazione agricola della provincia grossetana. E le alluvioni recenti.
Il presidente della Toscana Enrico Rossi ha incontrato nel pomeriggio, alla Polverosa, alluvionati e agricoltori della Maremma, in particolare di Albinia e Orbetello. L'aveva gi fatto ad ottobre. Folta la presenza: tre comitati e pi di cento persone, pi dei posti a sedere, cittadini arrabbiati per l'Imu piovuta sul capo a chi possiede un terreno agricolo e per i risarcimenti a suo tempo negati dal precedente Governo. L per proporre anche progetti alternativi o pi estesi, con idee a volte diverse all'interno, ma stanchi gli uni e gli altri dopo aver subito due alluvioni in undici mesi.
"Sono disposto a fare un'ulteriore verifica, con i tecnici della Regione e del Genio Civile risponde Rossi - ma purch non si perda un minuto di tempo in pi . Abbiamo gi perso due mesi per l'opposizione dei proprietari agli espropri e forse, se non li avessimo persi, gli ultimi danni sarebbero stati pi limitati. Adesso i lavori devono partire". Dunque s al confronto, ma che "si esaurisca in quindici giorni, non di pi ".
Poi aggiunge: "Serve il passo giusto, per gli interventi di ripristino e per quelli di manutenzione. Ed occorre che tutti quelli che beneficiano degli interventi dei consorzi di bonifica, su cui la Regione star con il fiato sui collo, paghino il tributo". In questo modo, calcola il presidente, ci sarebbero a disposizione 70 milioni l'anno, con un piano da 800 milioni da dispiegare in dieci anni. Pi risorse, dice Rossi, per finanziare i consorzi ma anche pi controlli attraverso la polizia idraulica. Che deve vigilare, in futuro, pi di ora. Seduti in platea ci sono anche i sindaci dei comuni rimasti sotto l'acqua: Orbetello, Scansano, Manciano e Magliano.
A margine dell'incontro c' tempo per un'ultima notizia. La Regione anticiper i 22 milioni di euro con cui lo Stato ha deciso di finanziare gli interventi urgenti in Toscana dopo le alluvioni di ottobre e novembre dello scorso anno: cinque le province allora coinvolte. Un anticipo che consentir di accelerare le liquidazioni per i primi interventi messi in atto. "Uno sforzo doveroso dice Rossi - messo in atto nonostante il momento di ristrettezze finanziarie anche della Regione per venire incontro a chi ha subito danni". Un anticipo che si somma ai lavori gi in corso.