Sociale
23 maggio 2013
12:47

Allocca: 'Rendiamo incostituzionale la povertà'

FIRENZE - Accrescere e rendere più capillare la rete dei punti di distribuzione degli aiuti alimentari, estenderla anche al vestiario, garantire un aiuto economico alle associazioni che si occupano della somministrazione degli aiuti e chiedere una normativa nazionale per dare incentivi fiscali alle aziende che invece di distruggere gli alimenti in scadenza li mettono gratuitamente a disposizione degli indigenti: è il programma a breve termine che l'assessore regionale al welfare, Salvatore Allocca, ha illustrato a conclusione del Convegno che si è tenuto questa mattina presso Palazzo Medici Riccardi a Firenze per presentare il Secondo rapporto sull'esclusione sociale in Toscana e l'indagine sulla povertà alimentare.

"Siamo di fronte – ha detto l'assessore regionale – a vere e proprie patologie sociali che colpiscono l'Italia in misura maggiore degli altri Paesi dell'unione Europea, come la "scarsità dell'abbondanza" e l'estremizzazione delle disuguaglianze". E' per questo che dobbiamo essere capaci di costruire un'allenza per aiutare i poveri, rendendo la povertà incostituzionale e illegale. Oggi il sistema degli enti territoriali toscani assicura circa 250 milioni di aiuto all'anno. Sarebbe sufficiente tassare di 10 euro al mese le case sfitte (ovvero dell'equivalente di un cappuccino e una brioche alla settimana) per ricavare altri 50 milioni di euro da destinare a questo scopo".

L'assessore ha motivato l'inadeguatezza dei servizi sociali italiani in confronto con quelli degli altri Paesi europei (i "successi" contro la povertà in Europa rappresentano il 10% del totale degli interventi, in Italia solo il 4%) con la mancanza di adeguate politiche abitative e di un reddito minimo per tutti. E' per questo che anche la povertà alimentare è in crescita. Così la Regione Toscana entro l'estate presenterà una modifica alla legge regionale 32 del 2009 (Interventi per combattere la povertà ed il disagio sociale attraverso la redistribuzione delle eccedenze alimentari).

"La Toscana sta meglio di altre regioni italiane – ha aggiunto Salvatore Allocca – ma una parte sempre crescente della popolazione sta scivolando nella povertà che oggi colpisce anche famiglie italiane che finora ne erano fuori. Per questo intendiamo anche sviluppare un sistema informativo per incrociare meglio domanda e offerta, diffondere i centri di distruzione anche nelle città meno popolose e offrire sostegno economico alle numerose associazioni che garantiscono questa rete di protezione sociale".

L'assessore alle Politiche Sociali della Provincia di Firenze, Antonella Coniglio, ha detto che "La Provincia di Firenze si occupa del coordinamento della ricerca nell'ambito della Rete degli Osservatori Sociali che svolgono un'attività di osservazione, analisi e previsione dei fenomeni sociali nonché di monitoraggio e valutazione di impatto degli interventi per quanto riguarda le politiche di welfare sul territorio. Accanto al ruolo fondamentale di rilevazione e analisi la Provincia partecipa con una consistente rete no profit. Sono infatti oltre 1100 le associazioni presenti sul territorio provinciale fiorentino che operano attivamente nel sociale".

"Il Rapporto sull'esclusione sociale presentato oggi a Palazzo Medici Riccardi può dare significative indicazioni circa lo stato dell'arte nei servizi pubblici e del privato sociale - conclude - apportando un contributo essenziale alle politiche del welfare per migliorare i livelli di efficienza ed efficacia".

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