Economia
Infrastrutture e mobilità
Lavoro
27 novembre 2012
15:53

Ansaldo Breda avrà un futuro. Lo ha confermato il governo al presidente Rossi

ROMA - Ansaldo Breda avrà un futuro. Lo ha confermato stamani il sottosegretario al ministero dello sviluppo economico, Claudio De Vincenti, rispondendo ad una esplicita richiesta sul futuro dell'industria ferroviaria nazionale, del presidente della Regione Toscana Enrico Rossi che oggi, insieme alle organizzazioni sindacali e ai vertici aziendali, ha partecipato ad un incontro sul futuro dell'azienda pistoiese.

"Il settore civile di Finmeccanica è un asset chiave e Ansaldo Breda rappresenta una presenza industriale centrale nella produzione di materiale ferroviario". Queste le parole chiare pronunciate dal sottosegretario al termine dell'incontro. Non solo. De Vincenti ha preso impegni precisi anche per quanto riguarda un nuovo piano dei trasporti e della logistica, che rappresenta una necessità per il nostro Paese e per l'industria del settore. Aggiungendo che Ansaldo Breda ha bisogno di rafforzare il suo posizionamento, di proseguire nell'impegno per il risanamento e il recupero di efficienza e di procedere nella ricerca di un forte partner industriale in modo da potersi presentare nuovamente competitiva nel mercato internazionale. Il governo si è anche impegnato a convocare prima di Natale un incontro con le Regioni dove ci sono stabilimenti Ansaldo Breda (Toscana, Campania, Calabria e Sicilia), il management aziendale nonché i vertici di Finmeccanica in quanto capogruppo di Ansaldo Breda.

"In questo Paese – ha detto il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi nel suo intervento - si stava per distruggere un'azienda strategica come Ansaldo Breda, per responsabilità di Finmeccanica e del precedente governo. Dopo anni di silenzi e assenze finalmente il governo si pronuncia e prende impegni precisi sul futuro di un settore industriale strategico per il Paese e la Toscana. I governi precedenti erano del tutto disinteressati ad una politica industriale del settore. Anche l'apertura del sottosegretario - ha proseguito il presidente toscano - per realizzare un piano nazionale della mobilità ferroviaria alla pari di quanto già avviene in altri Paesi europei, rappresenta un punto di svolta per l'ammodernamento del materiale rotabile (mentre nell'Ue la media dei treni è di 18 anni in Italia siamo oltre i 30), e per il potenziamento del trasporto pubblico".

Rispetto ai progressi di risanamento annunciati dall'Ad di Ansaldo Breda, Manfellotto, in presidente della regione esprime apprezzamento e fiducia per il lavoro fatto. "Ora il governo deve decidere su Finmeccanica. C'è una lettera del presidente Orsi indirizzata al presidente del consiglio. Occorre un pronunciamento da parte del governo e di Monti, non si può pensare di costruire una prospettiva industriale solida senza avere certezze sui vertici di Finmeccanica. Le Regioni – ha concluso Rossi – sono pronte a collaborare per contribuire al piano nazionale per la mobilità. In modo da dare prospettive e opportunità per lo sviluppo di un sistema produttivo nel settore. In Toscana siamo stati costretti ad acquistare in Polonia i nuovi treni diesel per non chiudere le linee minori non elettrificate. Non vorrei che anche per i nuovi autobus (previsti dalla nuova gara unica regionale con acquisti per 30 milioni nei prossimi 10 anni) sia debba ricorrere a prodotti di importazione estera. Sarebbe una prospettiva disastrosa da evitare".