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7 marzo 2013
14:57

Antiquaria di Arezzo, la Regione la vuole Fiera di nome e di fatto

FIRENZE - Sulla Fiera Antiquaria di Arezzo la Regione Toscana risponde agli appelli lanciati dagli operatori e propone di cambiare il carattere della manifestazione, e di conseguenza il quadro normativo, passando dal codice del commercio alla disciplina del settore fieristico. Questo passo significher infatti meno burocrazia e meno obblighi per gli espositori, inserendo la manifestazione in una pi generale azione di promozione e valorizzazione della citt di Arezzo.

"Un modo concreto per far evolvere e rilanciare un evento di portata internazionale e aumentare cos la presenza di espositori e visitatori - sostiene l'assessore regionale alla cultura, turismo e commercio Cristina Scaletti -. Modificando il carattere della manifestazione, si valorizzer l aspetto promozionale rispetto a quello commerciale, dando il giusto risalto alla tipicit della produzione artigiana aretina. La Fiera ha una fondamentale importanza economico-culturale e, considerando la strategicit del settore dell antiquariato aretino, potrebbe essere inserita in un progetto regionale pi ampio finalizzato a rilanciare l immagine turistica di Arezzo con le conseguenti ricadute economiche positive sul territorio".

Oggi la fiera aretina si configura come svolgimento di attivit commerciale su aree pubbliche ed di conseguenza disciplinata dalla legge regionale 28/2005, il codice regionale del commercio. Se il Comune e gli organizzatori decidessero invece di far ricadere Antiquaria sotto la disciplina del settore fieristico, regolata da una specifica legge regionale, questo potrebbe consentire un pi ampio margine di autonomia per l'organizzazione e lo svolgimento della fiera e degli eventi collegati e comportare una riduzione del carico burocratico sugli operatori.

Attraverso questa nuova classificazione, l organizzazione della Fiera sar rimessa alla responsabilit di un preciso soggetto, previa presentazione della segnalazione certificata di inizio attivit allo sportello unico attivit produttive del Comune competente, contestualmente al disciplinare o regolamento della manifestazione fieristica. L organizzatore dovr dichiarare il possesso dei requisiti di onorabilit e la certificazione del bilancio, nel caso in cui ambisca alla qualifica di "nazionale" per la manifestazione.