27 gennaio 2014
12:33

Aree interne, dai fondi europei risorse per i Comuni più fragili

FIRENZE – Dalla Regione più attenzione alle aree fragili del suo territorio. Nell'ambito della programmazione dei Fondi strutturali 2014-2020, si inserisce anche la Strategia nazionale per lo sviluppo delle aree interne. Per questo la giunta regionale ha approvato, su proposta dell'assessore alle attività produttive Gianfranco Simoncini, una delibera con gli Indirizzi per l'attuazione.

 

L'attenzione alle zone più fragili del territorio - intendendo con fragili aree rispondenti a precisi parametri, quali la lontananza da vie di comunicazione e dai servizi pubblici, dai poli dello sviluppo economico, con problemi di spopolamento e invecchiamento della popolazione, declino economico ma anche specifiche potenzialità di sviluppo - si concretizza così, grazie alle risorse della nuova programmazione dei fondi eropei, nell'individuazione delle aree e nella costruzione di strategie di rilancio.

 

"La strategia nazionale per le aree interne – spiega l'assessore Simoncini - prevede che, per le aree distanti dai centri di offerta dei servizi di base, sia avviata una progettazione territoriale sui temi dello sviluppo che affronti con azioni di cittadinanza i fattori di criticità che ne determinano la condizione di perifericità, prima di programmare interventi per lo sviluppo economico del territorio, con azioni di mercato. La legge di stabilità 2014 prevede uno stanziamento di bilancio: si tratta di circa 3 milioni a livello nazionale, per il 2014 e 43,5 milioni per il 205 e il 2016, per finanziare interventi nei settori dei trasporti, della sanità e dell'istruzione che integrano gli interventi regionali con i fondi strutturali".

 

E' richiesto alle Regioni di individuare, tra le aree interne, un'area (massimo due) dove avviare un progetto pilota. Con questa delibera, anche sulla base di un lavoro di analisi svolto da Irpet, la giunta promuove la progettazione sperimentale sulle aree interne fragili, con priorità alle aree ultraperiferiche e periferiche, situate lungo l'arco appenninico, Lunigiana, Garfagnana, Montagna Pistoiese, Mugello, Casentino e aree della Toscana centro-meridionale (Val di Cecina, Colline Mteallifere, area grossetana interna). Fanno parte delle aree fragili circa 61 comuni, con una popolazione complessiva di 168 mila abitanti.

 

La giunta incarica l'autorità di gestione del Por Fesr di costituire un Nucleo tecnico operativo che coordini le procedure finalizzate a promuovere e acquisire le proposte progettuali di massima da parte dei Comuni interessati, finalizzate al riequilibrio dei servizi di base e allo sviluppo delle potenzialità del proprio territorio. Una volta istruite le proposte, la giunta sarà chiamata a individuare,fra queste, le aree di progetto e ad accompagnare la cooperazione interistituzionale e la coprogettazione attuativa per i territori individuati nell'ambito di un accordo di programma quadro, così come stabilito dalla legge di stabilità.

 

Testo della delibera con studio Irpet (allegato)