Editoria
24 novembre 2023
14:53

Armadi chiusi, stragi nascoste. Il libro di Marco De Paolis il 29 novembre a palazzo Sacrati

Armadi chiusi, stragi nascoste. Il libro di Marco De Paolis il 29 novembre a palazzo Sacrati

La Procura generale militare di Roma nel 1960 scrisse nel suo decreto di archiviazione delle indagini sulle stragi nazifasciste compiute in Italia dal 1943 al 1945 che non si sono avute notizie utili per la identificazione degli autori e per l'accertamento delle responsabilità.

Era tutto falso. Lo stesso provvedimento di archiviazione, dettato da precise scelte politiche fatte all’epoca, fu giudicato poi illegittimo al termine dell’inchiesta condotta dal Consiglio della magistratura militare.

I fascicoli con i nomi, le date ed i fatti così come si erano svolti vennero chiusi in armadi e scaffalature e rinvenuti solo nel giugno 1994, definiti dal cronista Franco Giustolisi in diverse inchieste condotte nel 1996 per il settimanale L'Espresso “Armadi della vergogna”.

A distanza di oltre quarant’anni da quella archiviazione sarà l’allora procuratore militare di La Spezia, Marco De Paolis, ad occuparsi di quegli armadi ed iniziare la prima delle sue 515 indagini, che sono poi diventate 17 processi contro criminali di guerra nazisti e fascisti conclusi con ben 57 condanne all’ergastolo di militari tedeschi responsabili delle più gravi stragi compiute in Italia e all’estero durante la seconda guerra mondiale, tra cui quelle di Marzabotto, Sant’Anna di Stazzema, Cefalonia e Civitella in Val di Chiana.

“Caccia ai nazisti” è il resoconto, edito da Rizzoli e scritto dallo stesso Marco De Paolis, oggi procuratore generale militare presso la Corte militare di appello di Roma, di una vicenda giudiziaria e di individuazione dei colpevoli durata più di quindici anni, tra il 2002 e il 2018 e che verrà presentato mercoledì 29 novembre a Firenze alle 18 presso la Sala Pegaso di palazzo Sacrati Strozzi dall’autore assieme al presidente della Regione Eugenio Giani ed alla direttrice del quotidiano QN La Nazione Agnese Pini.