Istituzioni
Lavoro
20 marzo 2014
17:27

Arresti per il rogo di Prato, Rossi: "Piena sintonia con la Procura"

FIRENZE -  "Esprimo tutto il mio apprezzamento per il lavoro della Procura e delle forze dell'ordine. A circa 4 mesi dal rogo di Prato in cui morirono 7 operai cinesi la giustizia fa il suo corso". Cos il presidente Enrico Rossi commenta l'arresto avvenuto oggi di 5 persone: 2 italiani proprietari del capannone bruciato, accusati di incendio e omicidio colposo e 3 cinesi gestori di fatto dell'attivit , anch'essi con la stessa accusa, cui si aggiunge l'imputazione per sfruttamento di manodopera clandestina e omissione delle cautele antinfortunistiche.

"C' una sintonia - prosegue il presidente - tra i capi di accusa formulati dalla Procura e i titoli del nostro impegno: sfruttamento della manodopera da una parte e, da parte nostra, misure per assicurare il rispetto delle norme di sicurezza e condizioni di vita dignitose per i lavoratori. La tragedia di Prato chiama ciascuno di noi alle proprie responsabilit . La morte improvvisa di 7 persone in una fabbrica non pu restare impunita. Chiediamo che si vada fino in fondo".

"La strada che abbiamo intrapreso per il potenziamento dei controlli nei capannoni per verificare le condizioni di lavoro e la ricerca di soluzioni logistiche per assicurare alloggi sicuri ai lavoratori l'unica percorribile. Da tempo sono convinto della necessit di concepire spazi adeguati e sicuri per i lavoratori del distretto pratese, di qualunque etnia essi siano, sia attraverso l'affitto di alloggi sfitti, sia mediante la realizzazione di foresterie in prossimit dei capannoni industriali. La ricerca di soluzioni nuove e all'altezza dei problemi sociali e relazionali della comunit cinese che vive e lavora nel territorio toscano un dovere primario delle istituzioni. Non rappresenta solo una questione di ordine pubblico - conclude il presidente Rossi - ma una grande opportunit di ricchezza e una sfida di civilt per tutto il nostro Paese".