Cultura
18 novembre 2014
15:20

Arte e musei per rompere il muro sociale creato dall'Alzheimer

FIRENZE - possibile creare modi nuovi per comunicare con le persone che soffrono di Alzheimer e con le loro famiglie, offrendo loro al contempo possibilit di esprimersi. Lo dimostra la sperimentazione che da due anni a questa parte viene condotta presso la Fondazione Palazzo Strozzi e il Museo Marino Marini di Firenze, entrambi accreditati dalla Regione. Si tratta rispettivamente del progetto L'arte tra le mani e di quello A pi voci, cui oggi dedicata una giornata di studio internazionale a Palazzo Strozzi per studiare un concetto di accesso inteso come accoglienza e cortesia pi che palette indicative, come ha sottolineato il direttore generale della Fondazione James M. Bradburne.

 

"Quale rapporto va creato tra luoghi della cultura e societ e bisogni sociali? L'Alzheimer appare malattia antisociale per definizione - ha sottolineato l'assessora alla cultura Sara Nocentini portando il saluto della Regione ai partecipanti provenienti da diversi Paesi europei e anche dagli Usa -, ma a noi corre l'obbligo di offrire un percorso sociale di espressione ai malati per alleviare l'isolamento loro e delle loro famiglie. I musei sono luoghi perfetti di offerta sociale se esiste la competenza per farlo; ma competenza significa formazione per chi opera. La Regione ci crede tanto da avere gi accantonato per il 2015 i fondi necessari a rafforzare le azioni utili a consentire la crescita di questo sistema. Dobbiamo un grazie per questo al lavoro di qualit fatto insieme ai musei Strozzi e Marini e a tutti gli altri accreditati".

 

"Non ho timore di parlare rispetto a questi progetti di una eccellenza di governo in Toscana. Sperimentazioni e buone pratiche, come quelle di cui si parla qui oggi, sono modelli da replicare e inserire nel dibattito, talvolta tanto acceso quanto sterile, aperto sulla valorizzazione del sistema museale. La Regione ha concluso l'assessora Nocentini - si esprime in proposito con quella voglio definire una grande innovazione, una buona pratica che mi auguro sapremo riproporre anche altri occasioni. Il nostro obiettivo andare avanti alimentando la capacit di guidare queste operazioni da parte delle istituzioni con attenzione a tutti i soggetti coinvolti e fare davvero delle sedi museali luoghi di socialit ".