Notizie dal SST
9 ottobre 2020
22:55

Azienda USL Toscana nord ovest: da lunedì 12 ottobre parte la campagna di vaccinazione antinfluenzale 2020-2021

E’ possibile vaccinarsi dai medici e pediatri di famiglia e intanto sono stati costituiti nuclei vaccinali dedicati ai 14.000 operatori sanitari con una campagna di comunicazione per facilitare e aumentare l’adesione

Sono in fase di distribuzione nelle farmacie dei cinque ambiti territoriali le dosi di vaccino per la campagna antinfluenzale 2020-2021, che sul territorio dell’Azienda USL Toscana nord ovest parte da lunedì 12 ottobre. Quest’anno sono circa 500mila i vaccini a disposizione della cittadinanza, quasi il doppio rispetto alla campagna 2019-2020.

Per sottoporsi alla vaccinazione il cittadino deve rivolgersi al proprio medico o pediatra di famiglia in modalità programmata, quindi su prenotazione secondo le modalità da lui indicate e portando sempre con sé la tessera sanitaria CSE). Sempre su indicazione del singolo medico o pediatra di famiglia, le vaccinazioni potranno essere effettuate, oltre che negli ambulatori dei professionisti, anche in spazi messi a loro disposizione dall’Azienda sanitaria, con il supporto di personale infermieristico Asl. Il medico, tra l'altro, da quest’anno potrà ritirare i vaccini a lui attribuiti direttamente nelle farmacie pubbliche e private della propria zona. II calcolo delle dosi assegnate a ciascun professionista tiene conto del numero di assistiti in carico per fascia d'età e delle categorie a rischio presenti su un determinato territorio. 
L’Azienda sanitaria si occuperà inoltre di vaccinare, in alcune zone in collaborazione anche con i medici di medicina generale, gli ospiti di strutture a rischio come le RSA.

 

Una ragione in più per vaccinarsi 

Quest’anno è particolarmente importante che i cittadini si vaccinino contro l’influenza (soprattutto quelli più fragili). Questo anche per evitare che un'eventuale recrudescenza del Covid-19 risulti aggravata dalla concomitante circolazione del virus influenzale. Proteggere il maggior numero di persone con la vaccinazione, a partire da coloro già in precarie condizioni di salute e a maggior rischio di complicanze (tanto dell'influenza quanto del Covid-19), permetterebbe infatti di semplificare la diagnosi e la gestione dei casi sospetti, dati i sintomi simili tra le due malattie. In altre parole per chi si sarà vaccinato, nel caso di sintomi parainfluenzali, si potrà intervenire in maniera più tempestiva per la presa in carico dell’eventuale patologia Covid-19. Vaccinando contro l’influenza, inoltre, si riducono le complicanze da influenza nei soggetti a rischio e gli accessi al pronto soccorso. Un aspetto, quest'ultimo, cruciale per ridurre anche la circolazione del Coronavirus negli ambienti ospedalieri, dove ci si dovrà continuare a muovere con grande cautela. In una circolare del Ministero della Salute si evidenzia infatti che “dal momento che nella stagione influenzale 2020-2021, non è esclusa una co-circolazione di virus influenzali e SARS-CoV-2, si sottolinea l'importanza della vaccinazione antinfluenzale, in particolare nelle persone ad alto rischio di tutte le età, per semplificare la diagnosi e la gestione dei casi sospetti, dati i sintomi simili tra Covid-19 e influenza”.

 

Vaccinazione: per chi è gratuita

L' ordine di priorità con cui effettuare le vaccinazioni è previsto dal Ministero della Salute sempre nella sua circolare. La vaccinazione, comunque, è gratuita per le persone sopra i 60 anni e, come consuetudine, per i cittadini appartenenti alle categorie a rischio: bambini (di età superiore a 6 mesi e fino a 6 anni) e adulti affetti da particolari patologie croniche (malattie croniche a carico dell'apparato respiratorio, circolatorio, renale, malattie degli organi emopoietici, diabete e altre malattie dismetaboliche, sindromi da malassorbimento intestinale, fibrosi cistica, altre malattie congenite o acquisite che comportino carente o alterata produzione di anticorpi, patologie per le quali sono programmati importanti interventi chirurgici); bambini e adolescenti in trattamento a lungo termine con acido acetilsalicilico, bambini pre-termine e di basso peso alla nascita; donne che saranno nel secondo e terzo trimestre di gravidanza durante la stagione epidemica.

La vaccinazione è gratuita anche per gli addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo e per il personale di assistenza o i familiari di soggetti ad alto rischio.

L'elenco dettagliato degli aventi diritto può essere consultato sul sito del Ministero della salute e sul sito  della regione Toscana (https://www.regione.toscana.it/-/vaccinarsi-contro-l-influenza).

L’obiettivo della vaccinazione antinfluenzale è quello di prevenire le complicanze e ridurre del 70-80% la mortalità legata all'influenza.

 

Vaccinazione per i donatori di sangue

Anche quest'anno è confermata la possibilità per i donatori di sangue di vaccinarsi gratuitamente contro l'influenza. Offrire la vaccinazione anche ai donatori permette di aumentare le coperture vaccinali e la consapevolezza dei cittadini sul tema della prevenzione e consente anche di mettere in sicurezza una risorsa come il sangue, che è essenziale per l'erogazione dei livelli essenziali di assistenza.

 

Le tipologie di vaccino disponibili

Anche quest'anno saranno disponibili due tipologie di vaccino antinfluenzale. Quello tetravalente, da somministrare a tutte le persone che hanno tra 6 mesi e 64 anni d'età, appartenenti alle categorie a rischio e a tutti i soggetti tra i 65 e i 74 anni d'età, ed il vaccino adiuvato sarà riservato in particolare a chi ha più di 75 anni.

 

Altre vaccinazioni offerte ai cittadini 

Oltre che per le persone appartenenti alle categorie a rischio, per i nati dall’anno 1955 è garantita gratuitamente ed è auspicabile anche la vaccinazione antipneumococcica.

 

La campagna di vaccinazione per gli operatori sanitari

Dei circa 500mila i vaccini antinfluenzali a disposizione nel territorio della Asl Toscana nord ovest, ben 14.000 sono destinati agli operatori sanitari.  Quest’anno la pandemia da SarsCoV-2 rende infatti ancor più importante l’estensione della vaccinazione antinfluenzale, sia alla popolazione generale sia agli operatori dei servizi sanitari,  anche in considerazione del fatto che negli anni scorsi nella nostra ASL, come nel resto del Paese e più in generale in tutta Europa, le coperture vaccinali tra gli operatori sanitari hanno rilevato basse percentuali di adesione, circa il 12%”. E’ fondamentale, quindi, che gli operatori sanitari si vaccinino in massa, per questo nuclei vaccinali dedicati porteranno il vaccino direttamente sul luogo di lavoro e, per raggiungere tutti, è stata messa in atto una campagna di comunicazione  specifica rivolta ai  dipendenti. I team vaccinali sono costituiti da un medico ed un infermiere, per i 13 ospedali del territorio  sono già stati formati  23 team e in questi giorni ne vengono costituiti altri destinati alle strutture territoriali. Al centro della campagna comunicativa è stata messa la persona, il sanitario che con un’assunzione di responsabilità e  grazie alla sua azione, protegge  i pazienti, i colleghi e i familiari. Per rafforzare il messaggio sono stati prodotti manifesti,  da affiggere in tutte le sedi ospedaliere e territoriali (vedi allegato) ed è stata pensata una spilla  con l’hastag #iomivaccinopernoi, che verrà consegnata a ciascun operatore al momento della vaccinazione, un segno tangibile della scelta personale e dell’azione protettiva svolta.

I dipendenti della Asl Toscana nord ovest superano le 14.200 unità: oltre 2 mila sono in Versilia; circa 600 in Lunigiana; più di 2.100 nella zona delle Apuane; nella piana di Lucca si arriva a 2000  e nella Valle del Serchio si superano i 720; in Alta Val di Cecina Valdera sono oltre 1700 persone; nella zona Livornese siamo a 2500; nelle Valli Etrusche circa 1650 ed all’Elba 350.