Cultura
20 novembre 2014
17:03

Balkan Florence Express, il cinema come occasione per capire la Storia

FIRENZE L'odierna, conclusiva giornata del Balkan Florence Express, promosso da Oxfam Italia nell'ambito della 50 giorni del cinema internazionale a Firenze, si rivela anche quella pi interessante grazie al programma ricco di appuntamenti, in particolare due anteprime nazionali e la tavola rotonda di stamani sul tema de Il secolo di Sarajevo.

 

Moderata dall'inviata del TG3 Barbara Gruden, ha visto la partecipazione dell'assessora regionale alla cultura Sara Nocentini insieme ai docenti delle Universit di Siena e Firenze, Marcello Flores d'Arcais e Gianni Scotto, e all'ex ambasciatore della Bosnia Erzegovina e giornalista, Zlatko Dizdarevi .

 

Realizzato in collaborazione con la Regione Toscana e l'Istituto storico della Resistenza in Toscana, il dibattito stato un momento di approfondimento e confronto in corrispondenza del centesimo anniversario dell'attentato di Sarajevo contro l'arciduca Francesco Ferdinando che fu motivo per lo scoppio della Prima Guerra Mondiale. I temi centrati soprattutto sui conflitti che hanno attraversato il nostro continente e i Balcani, contrapposti allo svilupparsi dell'idea di Europa unita, che invece promuove pace e convivenza tra i popoli; di fatto uno sguardo al passato per parlare dell'oggi, in un'ottica che riporti davvero la storia ad essere maestra di vita e guida per lo sviluppo della societ moderna.

 

"La Regione sta celebrando il 70esimo della Liberazione con una serie di eventi che andranno avanti fino ad aprile 2015 ha sottolineato l'assessora Nocentini -. Il 1914 e il 1944 sono per noi due date della memoria importanti. Su cui stato importante attivare un dibattito sui momenti storici rappresentati dalle due date, che ha coinvolto varie realt toscane: istituti storici, portali, web radio e altri canali. Le due date corrispondono alle pi grosse cesure del dialogo fra i popoli del secolo scorso, le cui ripercussioni sono arrivate fino ad oggi; in cui ci stiamo interrogando su quel concetto di Nazione che nel '900, in determinati momenti storici, e' stato interpretato in modo negativo"

 

"Dopo la Prima Guerra mondiale ha concluso Nocentini - c' stata una grave crisi economica sfociata della grande depressione del 1929, le cui conseguenze sono state una concausa della seconda Guerra mondiale. Anche oggi esiste una sorta di sindrome di Sarajevo, che sta a indicare come un conflitto locale possa portare a una guerra globale. Bisogna pertanto agire per risolvere i conflitti locali e per sostenere le crisi economiche, se vogliamo andare verso una cultura di pace".