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14 novembre 2017
16:40

Banda ultralarga, procedure più snelle per i permessi: via libera all'accordo

FIRENZE. Un accordo e una conferenza unica di servizi tra Comuni e gli enti più diversi, dall'Anas ai Parchi e le Soprintendenze, in testa la Regione, per snellire e velocizzare le autorizzazioni necessarie ai microscavi o alla posa di cavi aerei per portare la fibra ottica in tutte le frazioni: quelle più piccole e isolate dove, affidandosi al solo mercato, non sarebbe mai arrivata. La corsia preferenziale, discussa e annunciata nei mesi prima dell'estate, per portare la banda ultralarga nelle cosiddette aree bianche 'a fallimento di mercato' arriva sui tavoli della giunta regionale, che ieri su proposta dell'assessore Bugli ha approvato e dato il via libera all'accordo.

"Un provvedimento importante" commenta nel briefing con i giornalisti il presidente della Toscana, Enrico Rossi. "Così – aggiunge – si ristabiliscono condizioni di uguaglianza tra i territori, con opportunità per i cittadini e le aziende". "E poiché non si può fermare tutto per un piccolo scavo – chiosa Bugli – con questo accordo, imitato adesso anche da altre Regioni, si supera l'impasse legato ai tempi di rilascio dei permessi".

L'importanza di fare presto è evidente e costituisce un fattore di competitività indiscutibile: nell'era digitale infatti una veloce autostrada telematica vale quanto un tempo poteva contare una strada e l'accesso ad internet (veloce) è un'infrastruttura essenziale per lo sviluppo economico di un territorio. Per questo la Regione, assieme al Ministero allo sviluppo economico, ha deciso a suo tempo di investire nel progetto risorse pubbliche. Era già stato fatto dal 2011 in poi, con successivi interventi, con la banda larga: oltre 87 milioni spesi e 1.251 borghi e frazioni interessate. Mesi fa è stata la volta della banda ultralarga: 257 milioni (120 dalla Regione ed il resto dallo Stato) tra fondo nazionale di sviluppo e coesione e fondi europei Fser e Feasr, compresi i 29 milioni del progetto pilota avviato nel 2015 in undici comuni (Santa Croce sull'Arno, Cerreto Guidi, Altopascio, Campo nell'Elba, Roccastrada, Capalbio, Pomarance, Porcari, Bientina, Castel del Piano, San Marcello Pistoiese) ed ora quasi concluso.

Entro il 2020 ovunque internet veloce
Nel nuovo intervento tutti i comuni toscani, almeno con un borgo o una frazione, sono coinvolti (anche i grandi capoluoghi). Saranno coperte anche la quasi totalità delle case sparse. I lavori, suddivisi in quattro lotti, saranno ultimati entro il 2020. Il primo – 55 Comuni interessati, oltre mille località  e i primi cantieri pronti a partire - si concluderà nel 2018. 
Complessivamente sono 6.028 diversi interventi e l'obiettivo è cablare ad almeno 100 Mbit al secondo,  il che vuol dire che in qualche località si potrà navigare anche più velocemente, 364 mila edifici tra abitazioni, uffici e aziende e 784 mila toscani, ovvero un quinto della popolazione regionale che ora su internet naviga con difficoltà  o molto più lentamente. Si tratta del 70 per cento delle aree bianche di tutta la Toscana. Al restante 30 per cento sarà comunque assicurata una copertura ad almeno 30Mbs. 

Disagi limitati
La gara, che vede la Toscana tra le prime a partire, ha coinvolto sei regioni in un bando da 1,4 miliardi di euro e si è conclusa il 16 giugno 2017 con la stipula del contratto con Open Fiber, la società che si è aggiudicata tutti e quattro i lotti. La rete realizzata rimarrà di proprietà pubblica.

Sarà data priorità, nella scelta della sequenza dei cantieri, ai comuni con la maggior densità di imprese, agricole o industriali. L'intervento sarà capillare. Più che con la banda larga, la fibra stavolta arriverà vicinissima alle abitazioni, a non più di quaranta o cinquanta metri. Ma i disagi saranno limitati perché si cercherà quanto più possibile di riutilizzare infrastrutture già esistenti, ovvero cavidotti e canaline che si trovano già sottoterra, pubblici o utilizzati da altri operatori. Dove invece uno scavo sarà necessario, la trincea sarà comunque davvero piccola: profonda non più di quaranta centimetri e larga venti, ai bordi della carreggiata.