Editoria
5 maggio 2016
9:28

Biblioteche e popolazione in Toscana

Le statistiche ci dicono che in media solo poco pi dell'8% dei cittadini toscani utilizza la biblioteca pubblica per il prestito dei libri (8,2% nel 2014), anche se si tratta di utenti abituali che sono molto soddisfatti di questo servizio (con un indice di fidelizzazione in continuo incremento), in realt la percentuale dei frequentatori della biblioteca pubblica in Toscana sale a circa un 30%, se si include la fruizione di altri servizi bibliotecari, come risulta da una recente indagine sulle biblioteche pubbliche ed in particolare sulla loro frequentazione da parte dei cittadini toscani. (vedi: La popolazione toscana e le biblioteche comunali: indagine campionaria 2015, a cura della Regione Toscana-Settore Sistema informativo di supporto delle decisioni, Ufficio regionale di statistica; iniziativa promossa dal Settore Patrimonio culturale, Siti UNESCO, Arte contemporanea, Memoria; coordinamento del progetto di Claudia Daur , Lucia Del Grosso, Francesca Navarria e Giancarla Brusoni, Firenze, Regione Toscana, 2015)

Ci che emerso da questa indagine che in realt , nell'era digitale, la biblioteca comunale non perde la sua attrazione per chi vuole leggere, approfondire e conoscere, utilizzando i tradizionali servizi bibliotecari, ovvero prestito e consultazione di libri, e/o partecipando agli incontri culturali. Anzi le giovani generazioni, mostrano di apprezzare le occasioni di socializzazione, informazione ed incontro offerte dalla biblioteca, nonch i suoi servizi innovativi e le tecnologie.

Infatti a frequentarla maggiormente in Toscana sono proprio i pi giovani, tra i 14 e i 29 anni, utenti protagonisti dei social media, che vanno in biblioteca anche per utilizzare il proprio pc, connettersi ad internet, fruire di prodotti digitali in genere, anche multimediali. Dunque i toscani che frequentano le biblioteche pubbliche rappresentano quasi il 30% della popolazione dai 14 agli 80 anni. Dal punto di vista socio-culturale gli utenti delle biblioteche toscane sono in maggioranza studenti, impiegati o comunque persone con livelli di istruzione medio-alti e legami, anche attraverso i figli, con il mondo della scuola.

L'indagine mette in luce una biblioteca che oggi, nell'immaginario collettivo toscano, non solo legata al tradizionale servizio di prestito dei libri, ma si configura sempre pi come uno spazio multifunzionale, sia culturale, sia di informazione, incontro e socializzazione. E, non ultimo, come uno dei modi di avvicinare e vivere il mondo multimediale e digitale.

Se la motivazione principale di chi frequenta la biblioteca resta il prestito dei libri (75,3%) e la possibilit di consultare e studiare testi o documenti (56,1%), sono significative le percentuali di coloro che fruiscono di altri servizi e attivit , come la partecipazione a eventi, incontri e attivit culturali (42,8%); o che usano lo spazio per leggere propri libri e documenti o utilizzare il proprio computer (41,8%); sfogliare riviste e giornali (32,6%). In biblioteca si va anche per accompagnare figli, nipoti o altre persone (36,9%) o per incontrare compagni di scuola e amici (36,6%). In misura minore, influisce la possibilit di servirsi del wi-fi (23%) o del collegamento a Internet tramite un pc della biblioteca (19%) o di prendere in prestito dvd, cd, e-book (19%). Il 50,9% dei frequentatori reputa necessario introdurre nuovi servizi o migliorare quelli esistenti.

Tra i miglioramenti suggeriti si segnalano l'ampliamento degli orari di apertura, l'incremento delle attivit culturali e della dotazione di libri, maggiori spazi per ragazzi e adolescenti. Sia l'indagine sopracitata che altri dati statistici e/o indagini qualitative confermano dunque che biblioteche comunali sono s un luogo di lettura e prestito, ma anche spazio culturale e sociale multifunzionale, a cui viene riconosciuto il fondamentale ruolo di servizio pubblico con elevati livelli di utilit sociale. Nonostante il forte impegno economico e organizzativo della Regione Toscana e degli Enti locali, tuttavia si registra una carenza di visibilit , e di ritorno in termini di utilizzo delle strutture e dei servizi messi a disposizione della collettivit . E' necessario far scoprire ai cittadini che le biblioteche "esistono", sul loro territorio e che offrono spazi, servizi e prodotti nuovi e inaspettati, dando cos visibilit anche ai servizi regionali.

E ancora: dobbiamo modificare la percezione della biblioteca da luogo "polveroso" e semi-sconosciuto magazzino di libri a spazio pubblico della socialit . Far varcare la soglia della biblioteca a chi non l'ha mai fatto o non ha l'abitudine di farlo, con un'attenzione particolare ai giovani e all'uso del web e della multimedialit nella comunicazione rivolta a questo target.

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