Economia
Lavoro
11 ottobre 2012
14:02

Bozza di accordo Stato-Regioni su ammortizzatori in deroga e politiche attive 2013-2016

FIRENZE - Sugli ammortizzatori sociali in deroga le Regioni lavorano per un accordo. Nel corso della IX Commissione della Conferenza delle Regioni coordinata dall'assessore toscano al lavoro Gianfranco Simoncini, stata approvata una bozza di testo che verr sottoposto al Governo.

"Credo che, in questa fase tuttora molto critica per i livelli produttivi e per l'occupazione - spiega l'assessore Simoncini - sia urgente arrivare al pi presto ad un nuovo accordo sugli ammortizzatori in deroga, per evitare l'interruzione di una continuit che potrebbe provocare ritardi e disservizi e anche perch , come sottolineiamo nel testo, sappiamo che la cassa e la mobilit in deroga rappresentano un importante strumento nella transizione verso il nuovo regime di ammortizzatori sociali previsti dalla riforma del mercato del lavoro attuata dal governo e uno strumento fondamentale per sostenere il reddito di tanti lavoratori e lavoratrici".

Sottolineando il positivo confronto in corso con le strutture del ministero del Lavoro, l'assessore ha auspicato che sul testo si possa concordare a breve cosi da poterlo discutere in Conferenza Stato Regioni nella prima seduta di novembre.

"Sarebbe un fatto importante - sottolinea Simoncini - anche per dare certezza e tranquillit a milioni di lavoratori e migliaia di imprese".

Il documento approvato in commissione, sulla base della positiva esperienza condotta da parte delle Regioni dal 2009 ad oggi e degli orientamenti discussi col ministero, ipotizza la conferma della gestione regionale delle autorizzazioni che saranno effettuate.

Per quanto riguarda la ripartizione delle risorse, si chiede che venga fatta sulla base della spesa storica, mentre si prevede di lasciare facolt ai singoli territori di definire la regolamentazione dei criteri di accesso per i beneficiari, sulla base di linee comuni.

Le Regioni hanno inoltre concordato di impegnarsi, sulla base dell'esperienza positiva realizzatasi nel quadriennio precedente, a programmare ed attuare politiche attive del lavoro finalizzate all'arricchimento professionale ed all'eventuale ricollocazione dei lavoratori.

Le Regioni si dicono preoccupate perch temono che la dotazione complessiva di 1 miliardo sia insufficiente a coprire tutto l'anno e, su questa base, chiedono che venga effettuato un monitoraggio della spesa e che il Governo garantisca comunque la copertura delle risorse necessarie.