Diritti
13 settembre 2016
17:11

Bugli: "Un milione per rafforzare la sicurezza dei cittadini sul territorio"

FIRENZE Cresce la domanda di sicurezza rivolta alle istituzioni da parte dei cittadini, e la Giunta regionale, su proposta dell'assessore Vittorio Bugli, risponde con un piano di finanziamento, per ora di circa 1 milione di euro per l'anno in corso, rivolto agli enti locali che si dotano di sistemi di videosorveglianza e di sistemi informatici avanzati da mettere a disposizione delle comunit per segnalare in tempo reale non solo possibili reati in corso, ma anche situazioni di degrado e pericolosit per le persone.

Ormai la videosorveglianza un contributo importante che i Comuni danno per la sicurezza del proprio territorio. Quella che intende finanziare la Regione deve essere per basata su protocolli aperti, in grado di essere controllata e gestita da tutte le forze dell'ordine. L'obiettivo che si propone la Giunta regionale con questa decisione quello di diffondere l'utilizzo di nuove tecnologie della comunicazione pensate per realizzare progetti innovativi, che attraverso i servizi digitali valorizzino il ruolo dei cittadini, delle associazioni di volontariato, del terzo settore e delle organizzazioni di categoria nelle politiche locali di sicurezza.

"Vogliamo promuovere forme di concreta collaborazione con le istituzioni, caratterizzate da modalit immediate ed efficaci per segnalare a polizie locali e forze dell'ordine situazione di criticit afferma Bugli - relative alla sicurezza urbana, non necessariamente legate a comportamenti illeciti e infrazioni, ma riguardanti tutto ci che attiene a degrado e insicurezza. Ecco perch stiamo lavorando anche a linee guida fatte insieme ai comuni e alle forze dell'ordine per ripensare la citt anche in funzione della sicurezza".

"Pensiamo di venire incontro in questo modo ad un bisogno sentito e diffuso tra cittadini e amministratori - conclude l'assessore -. Per questo, in una fase appena successiva, lavoreremo anche con progetti sperimentali in alcune situazioni valutate particolarmente soggette a fenomeni criminali dalle statistiche del Ministero dgli interni."