Diritti
6 aprile 2011
15:00

Capannori, Maruan: 'La famiglia mi manca, la Tunisia no'

CAPANNORI (Lu), 6 aprile 2011 - Maruan ancora un po' frastornato, ma sorride a tutti e gli occhi scuri gli brillano mentre parla. E' sbarcato stamani a Livorno, e con altri otto ragazzi, tutti tunisini, tutti intorno ai vent'anni, approdato al Centro di accoglienza di Lunata, vicino Capannori, gestito dalla cooperativa Odissea. Si aggira per il cortile, fuma, scambia battute in arabo con i compagni di viaggio e di avventura. Sono nuovi amici, questi. I quattro con cui era partito dalla Tunisia sono sbarcati prima, a Catania e Ostia.

Mille euro per venire in Italia. Maruan, 21 anni, viene da Bardo, Tunisi, dove ha lasciato i genitori e tre fratelli. Come mai sei partito, Maruan? "Eravamo tre fratelli, tre disoccupati. Non potevo continuare a pesare sulla mia famiglia". Ha un diploma, il brevetto superiore di cucina, parla francese, ha lavorato un po' in un albergo, poi pi niente. Cos ha deciso di cercare la fortuna di l dal mare. E il 27 marzo partito da Djerba con quattro amici, su un barcone con 100 persone a bordo, quasi tutti uomini, due sole donne. Quanto hai pagato per imbarcarti? Dapprima nega, poi, sollecitato dai compagni, ammette di aver pagato 1.400 dinari tunisini, l'equivalente di circa 1.000 euro. La stessa cifra pagata dagli altri.

In Tunisia mai pi . Sedici ore di navigazione fino a Lampedusa, dove rimasto una settimana. Lui minimizza il disagio: "Dormivamo per terra, ci davano qualcosa da mangiare", ma gli altri puntualizzano: "Solo un pezzo di pane e una bottiglia d'acqua. E quattro sigarette al giorno". Poi di nuovo in mare, questa volta sulla nave che l'ha portato a Livorno. Un viaggio di tre giorni, "un bel viaggio, siamo stati molto bene. E anche qui stiamo bene, abbiamo avuto una buona accoglienza". A Catania e Ostia ha dovuto salutare i suoi amici, ma non sembra molto dispiaciuto. Come non sembra rimpiangere la sua terra. Ti manca la tua famiglia? "La mia famiglia s , un po'. Ma la Tunisia no, non mi manca affatto". Ci tornerai? "No, voglio restare qui in Italia, guadagnare e mandare soldi a casa". Che lavoro vuoi fare? "Se riesco a utilizzare il mio brevetto di cucina, meglio. Ma va bene qualsiasi lavoro. Pur di restare qui in Italia".

Italia paese accogliente. Mentre parliamo con Maruan, Benhimouda, piccolino, baffetti sottili, se ne sta in disparte. Lui in Italia da ventun'anni, dal '92 a Capannori, dove dal '94 segretario del Centro culturale islamico. Viene dal Marocco, ma ora cittadino italiano, vive a Capannori con moglie e tre bambini, fa l'operaio. Con l'arrivo dei 9 nuovi ospiti al Centro di Lunata, che gi ne accoglieva 12, stato coinvolto nell'opera di mediazione culturale. "Tante volte ho fatto azione di mediazione - racconta - Il Centro si occupa di tutte le problematiche, incontriamo Comune e Provincia, facciamo progetti educativi personalizzati. Stasera verremo qui con i rappresentanti del Centro, per incontrare iragazzi, dargli tutte le spiegazioni sul permesso temporaneo. Intanto, ho detto a tutti di stare tranquilli: finch non hanno i documenti non si possono spostare. L'Italia - aggiunge - un paese accogliente, che ospita, offre possibilit . Ed giusta la scelta della Toscana, di non riunire tutti i migranti in un solo centro, ma distribuirli su tutto il territorio. Dieci-quindici-venti persone per comune molto meglio: per l'integrazione e per la ricerca della casa e del lavoro".