Cultura
30 dicembre 2013
19:47

Capolavori in Valtiberina tra Toscana e Umbria, Scaletti: "Un modello da replicare"

FIRENZE - Un successo da primato quello del Progetto di valorizzazione del patrimonio culturale locale intitolato "Capolavori in Valtiberina tra Toscana e Umbria. Da Piero della Francesca a Burri e La Battaglia di Anghiari", serie di iniziative, tra restauri, convegni, mostre, eventi enogastronomici, durata cinque mesi e prorogata di quattro settimane proprio per il grande favore incontrato.

Il bilancio del progetto - promotori Regione Toscana, Regione Umbria e Ente Cassa di Risparmio di Firenze col patrocinio del Ministero per i Beni e le Attivit culturali ed il turismo - documenta la notevole portata dell'iniziativa che ha in primo luogo valorizzato, con interventi permanenti, le esperienze in ambito culturale presenti nei territori coinvolti. Il Progetto Valtiberina ha interessato 14 Comuni delle due regioni, 18 musei, 80 esercizi commerciali, oltre a un centinaio di addetti (tra cui 60 under 35) delle cooperative culturali che hanno svolto la didattica e la promozione nelle scuole e ha prodotto risultati lusinghieri anche per l'indotto.

Nei musei l'incremento dei visitatori stato complessivamente di 30 mila unit rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente con punte davvero considerevoli al Museo Statale di Palazzo Taglieschi ad Anghiari (dove era esposta la Tavola Doria, visitata da oltre 7 mila persone) e agli ex-seccatori della Fondazione Burri a Citt di Castello, dove i visitatori sono stati quasi 5.700. Ingente anche l'investimento complessivo che ha interessato le molteplici realt della filiera dei beni culturali attiva sul territorio: stato infatti di 324 mila euro, di cui 182 mila stanziati per interventi permanenti (impianti di illuminazione, teche protettive per le opere, ristrutturazione di ambienti, restauri) che hanno migliorato la fruizione degli spazi museali.

"Questo il successo - ha dichiarato l'assessore alla cultura e al turismo della Regione Toscana Cristina Scaletti - di un modello da replicare ed espandere: valorizzare il nostro patrimonio diffuso sul territorio rafforzando e qualificando il legame tra turismo e cultura. Grazie a questo progetto abbiamo fatto scoprire al visitatore che i musei pi belli non sono solo nei grandi centri, ma c' una qualit capillare che raramente si trova altrove. E' emerso il legame straordinario che le strutture hanno con il territorio e con la storia delle comunit locali. Perch un patrimonio cos importante possa essere conservato e valorizzato nel modo migliore necessario il lavoro e la collaborazione di tutti. E il bel risultato di questa iniziativa ci dice che la strada intrapresa quella giusta".

"Abbiamo sempre creduto - ha osservato il presidente dell'Ente Cassa di Risparmio di Firenze Giampiero Maracchi - al 'modello PGM', cio Piccoli grandi musei, una operazione che l'Ente Cassa di Risparmio di Firenze promuove ormai da nove anni concentrando i propri sforzi su progetti che aiutino lo sviluppo locale e potenziando, ove possibile, i sistemi integrati in aree territoriali che hanno una precisa identit storico-culturale. Il risultato complessivo ci sprona ad una edizione davvero speciale per il decennale, il prossimo anno".

Per l'assessore alla cultura e al turismo della Regione Umbria Fabrizio Bracco "anche questa edizione del progetto Piccoli Grandi Musei conferma l'assoluta validit di una iniziativa che mette in rete l'offerta museale e turistica diffusa di territori che hanno da offrire tante straordinarie realt , dall'arte alla enogastronomia, dall'artigianato alle bellezze paesaggistiche. Regioni come le nostre devono assolutamente continuare a lavorare insieme con l'obiettivo di valorizzare e strutturare percorsi e servizi turistici culturali di qualit che, come ha dimostrato il progetto, riscuotono apprezzamento e hanno ricadute economiche per il territorio".