Diritti
5 maggio 2011
15:52

Carcere, Allocca: 'Rabbia e coraggio per cercare di risolvere la situazione'

FIRENZE - "Aveva ragione Sant'Agostino quando diceva che la speranza ha due figli: la rabbia e il coraggio. Ecco, queste cose dobbiamo averle noi tutti, amministratori e cittadini, per provare a cambiare le cose e risolvere una situazione, c ome quella del carcere, davvero complicata". L'assessore regionale al welfare intervenuto oggi pomeriggio alla tavola rotonda al convegno 'Il carcere nella citt . La citt nel carcere' organizzato dalla Regione in collaborazione con la Fondazione Michelucci.

"Il carcere detto ancora Allocca lo specchio feroce del disagio sociale che stiamo vivendo oggi in Italia. Sono due i pensieri espressi durante la sessione di questa mattina che secondo me riassumono bene la situazione. Il primo appartiene al presidente della Fondazione Margara che ha detto che in Italia non aumentata la criminalit , ma la criminalizzazione. vero, viviamo nella cultura della paura, creata ad arte, siamo una societ profondamente insicura. Dobbiamo essere capaci di costruire un altro modello, basato sulla valutazione del rischio. Il secondo del presidente dell'Associazione Antigone, Patrizio Go nnella, che ha ricordato come la dignit delle persone non pu essere subordinata a politiche di bilancio. Le risorse, vero, mancano e saranno ancora meno, ma bisogna anche essere bravi a spenderle nel modo giusto. Ci vogliono bravi amministratori ma anche bravi cittadini". "Migliorare la situazione tragica delle nostre carceri ha concluso Allocca - un compito arduo e gli strumenti in mano a Regione ed enti locali sono limitati. Per quel poco che siamo in grado di fare dobbiamo farlo, rafforzando la collaborazione che gi esiste e attivando esperienze innovative, come quella della figura dell'educatore ponte, che finora hanno dato risultati incoraggianti".

Nella prima parte della sessione pomeridiana sono state illustrate le modalit di intervento in favore del carcere, a disposizione di Regione ed enti locali, e le attivit realizzate negli ultimi anni. Il progetto regionale sperimental e per la creazione della figura dell'educatore ponte unico in Italia. Si tratta di quei soggetti destinati a fornire un tramite tra il personale socio-educativo della struttura penitenziaria e quello socio-educativo del territorio (Comuni, Province e Zone). L'operatore, opportunamente formato, entra nel carcere e prende in carico detenuti a fine pena per condurli in un percorso di reinserimento sociale e lavorativo. Il primo bando del 2008, quasi 120 mila euro a disposizione (96 mila dalla Regione). Quattro i territori (Firenze, Pistoia, Prato e Siena) e 5 gli istituti coinvolti. 6 gli educatori formati, 700 i detenuti contattati e pi di 1000 i colloqui svolti. Il secondo partito a fine 2010 e prevede altri 120 mila euro di finanziamento.

Per l'inserimento socio-lavorativo di detenuti ed ex detenuti la Regione ha dato vita ad altri due bandi. Il primo, del 2008, che ha potuto contare su un finanziamento totale di oltre 300 mila euro (180 mila dalla Regione), ha dato esiti molto positivi: 6 progetti conclusi e 82 persone coinvolte, 31 delle quali alla fine del percorso hanno trovato un lavoro. Il secondo, che ha attivato altri 5 progetti, in corso e ha una dotazione economica di circa 215 mila euro (150 mila dalla Regione).

La Fondazione Michelucci ha inoltre condotto, per conto della Regione, una ricerca sulla spesa degli enti locali per interventi sociali in ambito carcerario nel periodo 2007-2009 (Regione esclusa). Nel 2007 sono stati spesi circa 900 mila euro, 1.320.000 euro nel 2008 e 1.080.000 euro nel 2009. Rispetto al tipo di intervento le cifre maggiori riguardano l'accoglienza residenziale e l'accompagnamento ai percorsi di reinserimento sociale (2007: 375.653,00; 2008: 606.485,00; 2009: 618.485,00); le attivit culturali, corsistiche, ricreative, sportive - intramurarie (2007: 273.268,11; 2008: 331.198,05; 2009: 200.644,20); gli inserimenti lavorativi dei detenuti borse lavoro, tirocini, sostegno all'assunzione (2007: 115.884,53; 2008: 97.921,95; 2009: 81.807,82); i centri diurni per detenuti, ex detenuti, internati (2007: 81.600,00; 2008: 95.100,00; 2009: 98.066,00). Relativamente alla spesa delle Province questo l'andamento nei tre anni presi in considerazione: 585 mila euro, 1 milione e 81 mila euro, 430 mila euro (7 Province su 10).

Per quanto riguarda il tipo di intervento i maggiori finanziamenti riguardano: i corsi di formazione professionale (2007: 312.697,50; 2008: 793.662,60; 2009: 132.133,40); gli inserimenti lavorativi dei detenuti borse lavoro, tirocini, sostegno all'assunzione (2007: 111.143,75; 2008: 45.500,00; 2009: 209.500,00); le attivit culturali, corsistiche, ricreative, sportive intramurarie (2007: 67.525,00; 2008: 76.100,00; 2009: 46.000,00); le consulenze e gli sportelli interni/esterni per informazioni/documenti/tutele (2007: 33.380,00; 2008: 39.944,00; 2009: 18.944,00).

I dati della spesa regionale "solo sociale" ci vedono abbastanza stabili, anche se in calo, passando da 466.500 Euro del periodo 2007-2008 a circa 187.000 Euro del 2010, con la particolarit di non essere investiti in progetti ricorrenti o estemporanei, ma normalmente privi di ottica generale, come il caso degli Enti locali, ma di essere immessi in base a bandi che perseguono linee di azione specifiche; educatore-ponte e reinserimento socio-lavorativo.

La Regione, attraverso l'assessorato al welfare, ha stanziato 466 mila euro nel 2007-2008, 270 mila nel 2009 e 187 mila nel 2010. E' utile sottolineare che parte di queste risorse sono state messe a bando, finanziando due particolari progettazioni: l'attivazione della figura del cosiddetto educatore ponte (96 mila euro nel 2008 e 120 mila nel 2010) e di percorsi di reinserimento socio-lavorativo (180 mila euro nel 2008 e 150 mila nel 2009). A queste risorse regionali devono essere aggiunti i finanziamenti pari a 300 mila euro annui per il 2008, 2009 e 2010 destinati alle iniziative teatrali sviluppate nelle carceri della Toscana, rese disponibili dall'assessorato alla cultura.

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