Turismo Agriturismo
17 giugno 2013
15:18

Case mobili nei campeggi, sì del Governo alla proposta della Toscana

FIRENZE - E' stata recepita dal governo nel decreto "del fare" la modifica che istituisce la possibilità di installare, all'interno di campeggi e villaggi turistici, manufatti rimovibili. La modifica era stata richiesta lo scorso 12 giugno dall'assessore Cristina Scaletti al tavolo nazionale degli assessori regionali. "Si tratta di un'importante risultato ottenuto grazie al lavoro sinergico delle regioni con le associazioni di categoria e il governo - ha sottolineato Scaletti - che garantisce un quadro normativo più chiaro. E' una boccata d'ossigeno per le imprese che operano nel settore, che da oggi potranno lavorare con più serenità e oltre che un impulso importante per lo sviluppo delle enormi potenzialità del turismo all'aria aperta".

La proposta illustrata dall'assessore Scaletti ai colleghi delle altre regioni aveva chiesto di inserire, nella normativa nazionale, elementi di chiarezza che valessero su tutto il territorio nazionale. Lo scenario di incertezza normativa che si era venuto a creare ha infatti paralizzato gli investimenti e frenato l'occupazione, in un momento già critico per l'economia nazionale, proprio in un settore che invece potrebbe contribuire a bilanciare le perdite.

Il turismo all'aria aperta rappresenta un importante comparto dell'offerta turistica italiana, rappresentato da 67 milioni di presenze, di cui 37 milioni italiane e 30 milioni straniere. In termini di posti letto il settore extra-alberghiero rappresenta il 50 per cento dell'intera disponibilità turistica. Un settore che potrebbe cogliere le opportunità fornite dal mercato in evoluzione, con particolare riferimento a quello dei paesi dell'Europa del nord. In alcune regioni si era persino arrivati all'intervento della magistratura. Per esempio in Toscana si è verificato il sequestro cautelare di casemobili piazzate nei campeggi, in quanto ritenute rilevanti ai fini edilizi e paesaggistici, e quindi soggette a permessi di costruzione e autorizzazione paesaggistica, in contrasto con la stessa normativa regionale in materia di turismo.