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8 giugno 2022
16:46

Giani ricorda la Hack a cent'anni dalla nascita: "Una grande scienziata, una grande toscana"

Per il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, della “signora delle stelle” vanno ricordate non solo l’eccezionale carriera scientifica ma anche la sua dote di brillante divulgatrice, senza dimenticare l’impegno a favore del progresso, della libertà e dei diritti civili

Giani ricorda la Hack a cent'anni dalla nascita:

“La comunità scientifica sta già celebrando il centenario della nascita di Margherita Hack, grande italiana e soprattutto grande toscana, astrofisica di fama internazionale, accademica e divulgatrice, ma anche donna attiva nel contesto politico e sociale italiano ed europeo, fino alla scomparsa, avvenuta a 91 anni nel giugno 2013”.

Così il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, ricorda Margherita Hack, la “signora delle stelle”, alla vigilia del centesimo anniversario della nascita, che cadrà domenica prossima, 12 giugno.

La città di Firenze, che le dette i natali, ha organizzato una molitudine di eventi per celebrarne il ricordo, così come Trieste, la città dove la grande scienziata fiorentina ha vissuto e lavorato per gran parte della propria vita.

“Di lei vanno ricordate non solo l’eccezionale carriera scientifica, fatta di conoscenze e di scoperte, di alta credibilità e di ricerche approfondite, ma anche la sua dote di brillante divulgatrice scientifica, senza dimenticare l’impegno a favore del progresso, della libertà e dei diritti civili”, afferna ancora il presidente Giani.

Prima donna italiana a dirigere un osservatorio astronomico, l’Osservatorio di Trieste dal 1964 al 1987, la Hack, fa notare ancora Giani, “ha sempre avuto lo sguardo rivolto verso il cielo” in virtù della sua grande capacità di “indagare fino all’ultimo i segreti degli astri”.

L’Osservatorio di Arcetri a Firenze, dove la Hack svolse la sua tesi di laurea in Fisica e le sue prime ricerche, è stato fondamentale nel percorso di formazione della scienziata che aveva una precedente preparazione in Beni culturali e Storia dell’arte.

“E’ bello ricordarla, alla vigilia del centenario della nascita, col suo dolce accento toscano”, conclude Giani, “per i suoi studi in astrofisica e per i suoi dialoghi con la gente comune, ancorata com’era al ricordo della collina di Arcetri dove visse gli ultimi anni di vita il grande Galileo Galilei”.