Infrastrutture e mobilità
14 settembre 2012
13:05

Ceccobao all'Unità: 'Con la riforma salviamo il trasporto'

Pubblichiamo l'intervista di Sonia Renzini dell'Unità Toscana all'assessore ai trasporti Luca Ceccobao

Assessore, la riforma del Tpl continua a non convincere la Uil che proprio per oggi in Toscana ha indetto uno sciopero di 8 ore del trasporto su gomma.

Si tratta di uno sciopero legittimo che ovviamente rispetto, ma una cosa è bene chiarirla subito: riguarda un accordo che salvaguarda il trasporto pubblico locale e trova risorse per i lavoratori.

Ma chi la contesta sostiene che non tutela la piena occupazione.

Forse si dimentica qualcosa, perché il trasporto pubblico in Italia è stato tagliato dal governo Berlusconi, ma io non ho visto fare nessun giorno di sciopero quando questo è successo, eppure è lì che nasce il problema, non certo con la gara unica regionale che invece cerca di salvare il sistema del trasporto pubblico.

Si spieghi meglio.

In Toscana ogni anno prima della crisi il governo dava 490 milioni di euro per bus e treni regionali, adesso ce ne promettono 320, dunque mancano 170 milioni all'appello. E' ovviamente un taglio pesante che mette a rischio servizi e posti di lavoro, con la gara unica abbiamo cercato di correre ai ripari e tutelare il sistema del trasporto toscano.

Come?

Ci siamo dati un sistema di controllo della spesa e abbiamo abbandonato la logica introdotta dal governo dei tagli lineari che sono ingiusti perché colpiscono allo stesso modo territori che hanno esigenze diverse. In più, abbiamo messo a punto un progetto di rete per un numero di chilometri sosteanzialmente pari all'attuale, adesso si producono 105 milioni di chilometri l'anno, con la gara saranno circa 102.

E per chi vive nelle zone montane o a bassa densità ci saranno svantaggi?

Non ci saranno svantaggi per nessuno, l'obiettivo è trasportare i cittadini dove sono, è evidente che nelle zone rurali abbiamo riprogettato i servizi sulla base delle esigenze reali perché in questo periodo sarebbe un delitto fare viaggiare autobus vuoti. Insomma, con la gara unica il trasporto pubblico non lo salviamo e basta, lo rilanciamo anche.

In che modo?

Investendo 3 miliardi di euro, perché oltre ai servizi è previsto anche il rinnovamento degli autobus, ci mettiamo 30 milioni di euro l'anno per 9 anni.

Ma la clausola sociale nel bando c'è o no? La Uil sostiene di no.

Invece c'è, è prevista nel bando europeo, su questo è stato sottoscritto un accordo con tutte le altre forze sindacali e sono state messe risorse a salvaguardia del lavoro per fare in modo che nel momento in cui si passa dal vecchio sistema al nuovo ci sia un cuscinetto di risorse in grado di riorganizzare il settore, perché non c'è dubbio che questo vada riorganizzato. Con la riforma i costi di organizzazione saranno minori perché ci sarà un Cda unico e un'unica direzione al posto dei 14 contratti di oggi.

E chi invece ha preferito non fare niente?

Nelle regioni che non sono state fatte riforme immagino che ci saranno solo tagli.

La Uil chiede uno strumento di accompagnamento del personale sprovvisto di ammortizzatori sociali.

È previsto dalla legge, si chiama ente bilaterale ed è un accordo tra parti datoriali e sindacati le quali devono mettere entrambi da parte un po' di risorse, certo non si può chiedere alla Regione in un momento come questo di finanziare i Cda di enti nuovi che invece penso si debbano ridurre, non a caso chiediamo un'unica azienda.

Anche un unico biglietto.

Esatto, ci sarà un biglietto pigliatutto che consentirà all'utente di salire sui treni regionali, sugli autobus, sulla tramvia e sui traghetti. In generale sarà una rete meno costosa, anche perché abbiamo introdotto il concetto di costo standard, in altre parole un chilometro dovrà avere lo stesso costo di produzione ad Arezzo come a Livorno.