Infrastrutture e mobilità
6 giugno 2011
16:51

Ceccobao su l'Unità: 'Infrastrutture, sviluppo e occupazione'

L'assessore regionale alle infrastrutture e trasporti Luca Ceccobao è intervenuto ieri, domenica 5 giugno, su l'Unità a proposito di infrastrutture, sviluppo e occupazione. Qua di seguito il testo integrale del contributo:

"Se la Toscana vuol essere ancora più competitiva, deve puntare sulle infrastrutture. Per una mobilità veloce e sostenibile servono opere nuove ed interventi urgenti sulle infrastrutture esistenti. Servono ai cittadini e al sistema economico, per avere maggiore competitività e sicurezza.

Come  ha sottolineato pochi giorni fa il Governatore Draghi, "l'Italia è indietro nella dotazione di infrastrutture rispetto agli altri principali paesi europei", e presenta tempi di realizzazione e costi maggiori. Dobbiamo cambiare registro, e recuperare il tempo perduto, anche se è difficile in tempi di crisi delle finanze pubbliche.

E' importante puntare ad una progettazione di qualità, che inserisca le opere in maniera corretta ed armoniosa nell'ambiente e nel paesaggio. Strade più ampie, il che significa meno inquinamento. Ad esempio, uno studio di Euromobility prevede che una volta realizzati gli interventi di ampliamento tra Barberino e Firenze Nord, ci sarà un abbattimento del 18% di monossido di carbonio e meno 24% di polveri sottili.

Senza dimenticare che le infrastrutture generano lavoro e reddito. L'Irpet ha calcolato l'effetto moltiplicatore che i sei interventi principali previsti per i prossimi anni produrranno sull'economia toscana.

Prendiamo il completamento del nodo dell'alta velocità di Firenze, le terze corsie su Al ed Alt, l'autostrada Tirrenica, l'adeguamento della Fi-Pi-Li e quello della Firenze-Siena, il completamento della E78 nel tratto toscano: sono interventi da circa otto miliardi e cento milioni di euro. Queste sei opere, secondo l'Irpet, valgono oltre sei punti di Pil per la Toscana (6.7%). Mentre alla voce lavoro, potranno attivare un'occupazione complessiva di circa 130.000 unità lavorative annue, tra quelle dirette, e quelle indirette e generate dall'indotto dei lavori.

Per questo vogliamo giungere rapidamente alla firma dell'aggiornamento dell'Intesa del 2010 sulle infrastrutture col Governo, dove abbiamo fissato le nostre priorità. Ma servono altri atti più concreti, che definiscano tempi, finanziamenti e procedure. Come, ad esempio, per le terze corsie. In un momento in cui mancano risorse pubbliche, se non vogliamo rimanere fermi per altri 20 anni, dobbiamo dare una svolta con il sistema del project financing. Come per la Fi-Pi-Li o la Siena - Firenze, dove andrà comunque cercato un equilibrio con le tariffe che escluda residenti e pendolari.

Governare vuol dire prendere decisioni. E questo tanto più vale per il settore delle infrastrutture, che oggi chiede a clii governa il coraggio delle scelte. Soprattutto se non decidere significa meno lavoro, meno sviluppo, meno servizi per i cittadini toscani".