Economia
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9 novembre 2022
17:38

Cessione Fidi Toscana, Marras: “Pronti ad approfondire nelle commissioni competenti il grande lavoro svolto”

Comunicazione in Consiglio regionale dopo la chiusura dell’avviso pubblico per raccogliere le manifestazioni d’interesse

Cessione Fidi Toscana, Marras: “Pronti ad approfondire nelle commissioni competenti il grande lavoro svolto”

Si conclude con la proposta dell’assessore Marras ad approfondire nelle commissioni competenti ogni singolo aspetto riguardante la vendita di Fidi Toscana in modo da dare conto del poderoso lavoro fin qui fatto, della complessità di un’operazione ancora da completare e della sua importanza strategica per le politiche pubbliche, la discussione in Consiglio regionale sul percorso legato alla cessione del pacchetto di maggioranza di Fidi Toscana.

L’assessore all’economia Leonardo Marras ha esposto la comunicazione sulla situazione che si è venuta a creare dopo la chiusura dell’avviso pubblico, aperto lo scorso luglio, per la raccolta di manifestazioni di interesse provenienti da potenziali nuovi soci industriali. Tra gli altri punti toccati, anche quello sul riassorbimento del personale in esubero di Fidi, una parte del quale dovrebbe transitare verso Sviluppo Toscana, destinata ad essere potenziata.

“Sono arrivate quattro proposte – ha spiegato Marras – da soggetti che hanno tutte le caratteristiche per diventare nuovi partner: profilo, servizi offerti, presenza sul territorio e solidità economica e patrimoniale. Secondo il cronoprogramma, il nuovo socio di maggioranza di Fidi dovrà essere individuato entro fine febbraio 2023”.

“Si tratta soltanto di una prima esplorazione di mercato - ha specificato -, l’avviso non era vincolante. Adesso dobbiamo riuscire a capire quale potrebbe essere la proposta migliore, quella cioè che è in grado di assicurare il rilancio e lo sviluppo della finanziaria. In questa fase proseguiremo il confronto con i soci attuali, che hanno dato la loro disponibilità all’operazione, per affrontare tutti i passaggi formali necessari”.

“A tal proposito però vorrei chiarire – ha proseguito - che non era assolutamente scontato sarebbero arrivate delle manifestazioni di interesse. E’ stata ed è un’operazione molto complessa. Lo stesso valore di Fidi è cambiato nel corso dei mesi e prima di arrivare alla cessione è giusto arrivare ad una valutazione che sia condivisa da tutti i soci. Riguardo ai tempi dell’operazione, sono quelli esposti in aula a luglio scorso e che si stanno rispettando. Inoltre, tutte le valutazioni del caso, riguardo ai punti esposti nella comunicazione, siamo disposti ad approfondirle nelle commissioni competenti, anche chiamando tutti i soggetti coinvolti. Proprio per dare conto del poderoso lavoro fatto in questi mesi, della complessità dell’operazione e dell’importanza strategica per le politiche pubbliche che ogni atto di questo insieme è parte”.

Nel corso della comunicazione l’altro nodo delicato ha riguardato il piano di riassorbimento del personale di Fidi Toscana in esubero, visto che entro la fine di settembre la stessa finanziaria era tenuta a dichiararne la consistenza.

“Tutela e salvaguardia dei posti di lavoro e delle professionalità e competenze è sempre stato un altro aspetto prioritario di questa operazione – ha sottolineato Marras. Fidi ha individuato 24 persone, 20 delle quali, secondo l’accordo preso con Sviluppo Toscana e tenuto conto del nuovo piano industriale che punta al suo rafforzamento e potenziamento, verranno riassorbite qui tra gennaio e aprile 2023. Il dialogo con le organizzazioni sindacali ed i rappresentanti legali dei due soggetti coinvolti è stato constante e condiviso”.

Marras infine ha accennato anche all’approvazione dei piani industriali presentati da Fidi e Sviluppo Toscana (“sebbene per quest’ultima – ha detto – proprio in virtù del progetto di sviluppo e potenziamento è prevista, da parte della giunta regionale, una revisione del piano entro i primi mesi del 2023 ed un monitoraggio semestrale per verificarne andamento finanziario, economico ed occupazionale”) e all’acquisizione del 100% del capitale di SICI Sgr da parte di Sviluppo Toscana (“gli uffici regionali - ha concluso - sono al lavoro per valutare e analizzare gli aspetti societari, economico-finanziari e giuridici e capire come strutturare l’operazione. L’idea è mantenere la proprietà pubblica interregionale, potendo già contare sulla presenza nel capitale sociale della finanziaria partecipata dalla Regione Umbria”).