Economia
19 marzo 2015
16:02

Cevital Piombino, si riaccende l'altoforno ma si lavora a quello elettrico

ROMA - Cevital riaccende l'altoforno della ex Lucchini a Piombino. Una scelta maturata per rispondere alle esigenze di mercato pi immediate e che consentir , entro cinque mesi, di tornare a produrre l'acciaio mantenendo l'occupazione. L'obiettivo rimane per quello di realizzare nuovi impianti di cockeria, colate continue, laminatoi aggiuntivi e un forno elettrico.

Piombino torner dunque a produrre acciaio nell'ambito di un piano di investimenti progressivo che, a regime, superer il miliardo. Cifra gi annunciata a dicembre. Questo l'impegno espresso anche stamani da Isaad Rebrab nel corso dell'incontro al Ministero dello sviluppo economico: presenti il viceministro Claudio De Vincenti e il commissario Piero Nardi assieme al presidente della Regione Enrico Rossi, l'assessore Gianfranco Simoncini, il sindaco di Piombino Massimo Giuliani e il presidente dell'Autorit Portuale Luciano Guerreri.

Per costruire un forno elettrico per la produzione di acciai speciali servono due anni. Riaccendendo invece l'altoforno la produzione potr riprendere in appena cinque mesi.

Stamani sono stati decisi anche due gruppi di lavoro: uno dedicato ai temi ambientali per una verifica attenta delle autorizzazioni in essere e quelle per l'assetto produttivo definitivo e l'altro sulle questioni delle infrastrutture portuali per organizzare l'utilizzo degli spazi all'interno del porto in modo da conciliare diverse attivit in corso o che si stanno sviluppando.

Da parte di Cevital stato confermato l'impegno a spostare le acciaierie in modo da liberare le aree pi vicine al centro abitato in cui sviluppare l'attivit agroalimentare e la logistica.

E' stato fissato un nuovo incontro, sempre al Mise, per il 9 aprile. In quell'occasione sar esaminato l'esito dei due gruppi di lavoro e Cevital presenter il proprio piano industriale e finanziario di partenza, con un approfondimento sulla parte relativa alla riaccensione dell'altoforno che consentir di riassorbire da subito i lavoratori ex-Lucchini.

Da parte sua il presidente Rossi ha confermato l'impegno a fronte della presentazione del piano industriale definitivo a destinare 30 milioni di euro agli investimenti per la riconversione ambientale degli impianti siderurgici.