Pistoia
12 maggio 2020
14:49

Chiusura ponti dei Mandrini e degli Alberghi, una legge a sostegno delle imprese danneggiate

La proposta della giunta prevede uno stanziamento di 150 mila euro per contributi alle aziende dei territori della Provincia di Pistoia interessati dai disagi. Ciuoffo: "Rispondiamo così alle richieste dei territori"

Chiusura ponti dei Mandrini e degli Alberghi, una legge a sostegno delle imprese danneggiate
Il ponte dei Mandrini, sul Sestaione, chiuso fino al dicembre scorso

Un intervento straordinario per sostenere le imprese danneggiate dalla chiusura di due ponti in Provincia di Pistoia. E’ il senso della proposta di legge approvata dalla giunta, su proposta dell’assessore alle attività produttive Stefano Ciuoffo, e che sarà nei prossimi giorni all’esame del consiglio regionale. La proposta prevede uno stanziamento di 150 mila euro per fare fronte alle conseguenze economiche subite dalle aziende che operano rispettivamente nei Comuni di Pescia e Uzzano e che hanno sibilo gli effetti della chiusura del Ponte degli Alberghi e di Abetone e Cutigliano, per la chiusura del Ponte dei Mandrini. 

La  Provincia di Pistoia ha disposto il 7 maggio 2019 il divieto di transito a tutti gli autoveicoli lungo la strada provinciale 20, Popiglio–Fontana Vaccaia (dal km 20 al km 21) fino a 600 metri dopo il ponte sul torrente Sestaione,in direzione Abetone, a causa delle cattive condizioni del ponte, noto come “Ponte dei Mandrini”. La chiusura ha determinato l’interruzione del collegamento tra la Val Sestaione e l’Abetone; ciò ha comportato disagi alla popolazione residente, compromettendo anche l’afflusso turistico ed ha causato danni alle imprese  con sede nelle frazioni del comune di Abetone Cutigliano. 

La chiusura del ponte sul torrente Pescia, lungo la strada provinciale 11, Francesca Vecchia, nel tratto compreso tra Via Sant'Allucio e Via Manselma in località Alberghi, è stata decisa dalla Provincia di Pistoia nel giugno e si è protratta fino al dicembre 2019.  Con il con il divieto di transito veicolare e pedonale e la deviazione del traffico, il numero di veicoli che transitavano nella zona e che arrivava a circa 500 l’ora, si è azzerato causando un forte disagio economico alle attività imprenditoriali aventi unità locali nelle strade interdette al traffico, o in quelle limitrofe. 

“Abbiamo preso atto delle forti sollecitazioni che provenivano dalle attività imprenditoriali e dai territori - spiega l’assessore alle attività produttive Stefano Ciuoffo - che ci chiedevano misure di sostegno per integrare quelle già adottate dai Comuni interessati. Le imprese con unità produttive investite dai disagi della viabilità locale hanno infatti registrato, in entrambi i casi, un calo del fatturato e aggravi di costi legati ai disagi nei trasporti e alle spese di approvvigionamento. Per questo abbiamo deciso di prevedere, con una proposta di legge che sarà presto all’esame del consiglio regionale, un plafond di 150 mila euro che sarà disponibile dopo la variazione di bilancio. Grazie ad esso potremo dare contributi che, secondo un modello già adottato per la chiusura del viadotto sulla E45, saranno commisurati alle perdite di fatturato subite dalle imprese che ne faranno richiesta”. 

La proposta di legge prevede l’attivazione di un contributo in "de minimis", calcolato sul mancato guadagno delle imprese. L’aiuto sarà commisurato al valore del minore fatturato per le imprese del commercio e turismo e ai maggiori costi di trasporto,nel caso delle imprese manifatturiere, ed in particolare sarà pari al 50% della differenza tra i dati del secondo semestre del 2019 e il valore mediano dello stesso dato dei tre  esercizi precedenti.

La Giunta, entro i 60 giorni seguenti alla pubblicazione della legge sul Bollettino ufficiale della Regione Toscana, provvederà a disciplinare i dettagli per la concessione ed erogazione degli aiuti.