Lavoro
Firenze
23 marzo 2022
18:45

Chiusura sede Mondadori a Firenze, il 13 aprile incontro per esaminare soluzione alternative

Si cerca una via che consenta di evitare il trasferimento a Segrate dei trentasette lavoratori

Chiusura sede Mondadori a Firenze, il 13 aprile incontro per esaminare soluzione alternative

 Prima riunione tra Regione azienda e sindacati (rappresentati da Silc Cgil e Rsu), presente anche il Comune di Firenze con l’assessora al lavoro Benedetta Albanese, sulla chiusura della sede fiorentina della Mondadori-Rizzoli Education, dopo che a febbraio i vertici della casa editrice avevano anticipato la decisione di trasferire su Milano, a Segrate, tutti e trentasette i lavoratori: tredici uomini e ventiquattro donne, età diverse e professionalità diverse, tra redazione, reparto marketing e qualche amministrativo. 

“E’ stato avviato il confronto – spiega Valerio Fabiani, consigliere del presidente Giani per il lavoro e le crisi industriali – e c’è stata da parte dell’azienda un’apertura riguardo la possibilità di trovare soluzioni alternative ed articolate rispetto al trasferimento. Di questo le parti discuterranno al prossimo incontro, già fissato per il 13 aprile”.  Oggi i rappresentanti dell’azienda erano collegati da remoto. Tra tre settimane parteciperanno alla riunione a Palazzo Strozzi Sacrati a Firenze, sede della presidenza della Regione, in presenza. 

Nel frattempo, fino a quando il tavolo non sarà sciolto, l’azienda si è impegnata a non assumere alcun atto unilateriale e a non far partire alcuna lettera di trasferimento. Si discute dunque, il primo incontro è durato oltre un’ora e mezzo, con la volontà di trovare una soluzione che possa evitare ai lavoratori di doversi licenziare. “Perchè è evidente – spiega ancora Fabiani – che per alcuni sarebbe complicato, per questioni familiari, trasferirsi nel capoluogo lombardo o fare trasferte ogni giorno. 
Per le caratteristiche stesse dei lavoratori non potremmo parlare di trasferimento, quanto piuttosto di licenziamenti occulti.  E per noi sarebbe inaccettabile”. 

 Tra le soluzioni possibili, che anche i sindacati si sono dichiarati pronti ad esaminare, c’è una possibile formula mista tra lavoro agile e lavoro in presenza.  “La Mondadori-Rizzoli rappresenta un pezzo di storia di Firenze e della Toscana – spiega ancora Fabiani  - e per evitare la chiusura della sede come Regione siamo pronti a mettere sul tavolo tutti gli strumenti a disposizione. Ma chiediamo chiarezza e trasparenza”.  

L’azienda aveva già disdetto nelle scorse settimane il contratto di affitto per la sede in via Lambruschini, la cui chiusura definitiva è già stata fissata per il 31 agosto 2022. Mentre a Palazzo Strozzi Sacrati era in corso la riunione, i lavoratori hanno organizzato un presidio di protesta in piazza del Duomo.  In Consiglio regionale è stata invece approvata una mozione che impegna la giunta toscana a porre in essere tutte le iniziative utile e necessarie per evitare il trasferimento dei lavoratori.