Economia
Lavoro
29 giugno 2012
10:29

Cig in deroga, Simoncini: 'Continua il nostro impegno, ma vigileremo sulle irregolarità'

FIRENZE. Ammortizzatori sociali, finanziati anche con il ricorso alle risorse europee del fondo sociale. Ma anche incentivi per le assunzioni ad attenzione per le categorie più deboli. La Regione ribadisce tutto il suo impegno profuso in questi anni per garantire la tenuta sociale, ma manda pure un segnale alle aziende: in particolare a quelle che usano lo strumento della cassa integrazione in deroga. Ancora più attenta sarà infatti la vigilanza sulle irregolarità.

Il filo diretto tra gli uffici del lavoro della Regione, che gestiscono le autorizzazioni per la Cassa integrazione in deroga, e gli uffici dell'Inps, a cui vengono demandanti i controlli ispettivi, si rafforza. E' l'oggetto del protocollo firmato proprio stamani con l'Inps nella sede della presidenza della Regione a Firenze. "Oltre ad aver garantito la tutela del reddito, che vogliamo continuare ad assicurare, combatteremo abusi ed irregolarità che potrebbero ridurre la possibilità di dare risposte concrete a chi ne ha bisogno" spiega l'assessore al lavoro della Toscana, Gianfranco Simoncini. E con l'intesa siglata oggi la procedura per segnalare, suggerire ed effettuare controlli infatti si semplifica e si fa più veloce. I campanelli di allarme, al cui verificarsi potrà scattare un controllo, sono diversi: periodi lunghi e continuativi di cassa integrazione con il coinvolgimento sistematico di tutte le unità di lavoro in forza presso l'azienda, che è già successo, con casi di Cig ininterrotta dal 2010 ad oggi ad esempio; ma anche anzianità aziendale dei lavoratori al limite del 90 giorni richiesti, assunzioni effettuate in prossimità dei periodi di cassa integrazione, ciclicità del periodo di cassa integrazione, magari quasi sempre negli stessi mesi dell'anno o durante la pausa estiva, quando le aziende chiudono. "Ci siamo mossi anche per evitare che risorse vengano inutilmente immobilizzate per mesi" chiosa l'assessore. Così anziché fare un'unica domanda all'inizio dell'anno (con ore che poi non venivano utilizzate) è stato suggerito alle aziende di inoltrarle via via, sulla base del reale fabbisogno

La Cassa integrazione in deroga continuerà ad essere di competenza regionale anche per i prossimi anni: la conferma è arrivata ieri durante il convegno che si è tenuto a Roma in occasione del rapporto Isfol. "L'accordo e i meccanismi che mettiamo a punto adesso sono quindi importanti" sottolinea Simoncini. L'assessore ha approfittato dell'incontro con i giornalisti per informare che a Roma, in qualità di coordinatore delle Regioni sui temi del lavoro, ha ricevuto assicurazione da parte del direttore del generale del ministero, la dottoressa Mancini, che anche per il 2013 e gli anni a seguire, nella fase transitoria della riforma del lavoro, la cassa integrazione in deroga e la mobilità in deroga saranno autorizzate a livello regionale.

"Si tratta di una notizia importante – commenta - Dalla prima lettura della riforma del mercato del lavoro non sembrava così e ciò ci aveva destato grandi preoccupazioni: una gestione nazionale poteva infatti portare a pesanti allungamenti nei tempi di lavorazione, poteva creare un pericoloso imbuto e collo di bottiglia con forti ripercussioni negative nei confronti dei lavoratori e delle lavoratici interessate". "Di fronte a questa notizia – aggiunge Simoncini - è però necessario che si arrivi velocemente alla convocazione del tavolo richiesto dai presidenti delle Regione al ministro Fornero, in modo tale da poter garantire senza soluzione di continuità la gestione per i prossimi anni. Dovendosi comunque definire un nuovo accordo tra governo nazionale e Regioni, visto che dal prossimo anno non sarà più prevista la compartecipazione finanziaria delle Regioni attraverso il fondo sociale europeo e dovranno comunque essere definiti criteri uniformi, a livello nazionale, sia per la cassa che per la mobilità in deroga".

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