FIRENZE - L'esperienza della task force Codice rosa, nata nel 2009 a Grosseto, ed estesa poi a tutte le aziende sanitarie della Toscana, si avvia a diventare un protocollo nazionale per la lotta alla violenza su tutte le fasce deboli della popolazione: donne, ma anche bambini, anziani, omosessuali, extracomunitari. A sancirlo l'evento che si svolger domani, marted 16 dicembre, a Grosseto: un convegno dal titolo "Progetto nazionale rosa bianca", organizzato dalla Fiaso (Federazione italiana aziende sanitarie e ospedaliere) in collaborazione con la Asl 9, che si terr per tutto il giorno alla Fattoria La Principina a Grosseto. L'evento ha ottenuto il patrocinio dei Ministeri della salute e della giustizia.
"Siamo davvero molto contenti - commenta l'assessore al diritto alla salute Luigi Marroni, che domani prender parte ai lavori del convegno - che un'esperienza partita dalla Toscana possa diventare patrimonio a livello nazionale. Da quando il Codice rosa in funzione nelle aziende sanitarie toscane, ha fatto emergere casi di violenza che altrimenti sarebbero rimasti nascosti, dando assistenza alle vittime e facendo perseguire i responsabili. Un ringraziamento particolare alla dottoressa Vittoria Doretti, al direttore generale Fausto Mariotti e a tutta la Asl di Grosseto, dalla quale nel 2009 partita l'esperienza pilota del Codice rosa".