19 luglio 2014
10:22

Concordia, si intravede il ponte quattro. Nel pomeriggio il punto sul meteo

ISOLA DEL GIGLIO (Gr) La Concordia continua ad alzarsi e riemergere e il sollevamento che c' stato durante la notte si apprezza anche ad occhio nudo. Soprattutto per chi osserva il relitto da Giglio Castello o da i primi tornanti sopra Giglio Porto, dove con lo sguardo si abbraccia la nave in tutti i suoi quasi trecento metri di lunghezza e non solo sul fronte.

Il ponte cinque, il ponte Italia, completamente riemerso e stamani mancavano solo due metri per liberare anche il ponte quattro, il ponte Grecia: quello dove furono recuperati i corpi di pi vittime. Poi sar la volta dell'ultimo, il Belgio, a riemergere dalle acque.

Al momento la nave pesca per 25 metri a poppa e 26 a prua. Si dovr abbassare di altri cinque per raggiungere l'assetto per la navigazione. Si lavora ancora ad una catena del cassone di poppa che in questi giorni ha dato i maggiori problemi, ma solo una delle quattro con cui legato allo scavo e non desta preoccupazioni. Intanto i mezzi utilizzati per mettere in tensione i cavi, il Ciclope e il Cosentino, gi si sono spostati a prua per sistemare gli ultimi due cassoni da calare in acqua.

"Stamani sono state fatte le prime verifiche sul peso della nave. Avremo i dati precisi nel primo pomeriggio, ma i numeri al momento disponibili sono confortanti" spiega Maria Sargentini, che per la Regione Toscana presiede l'Osservatorio di monitoraggio sulla rimozione della Concordia che si riunito anche stamani alle otto. Luned la nave era risultata 4.000 tonnellate pi pesante del previsto rispetto alle 70 mila calcolate. Se alla fine ci fosse stata troppa differenza tra il tonnellaggio ipotizzato e quello reale, forse si sarebbe dovuto mettere di nuovo mano al progetto. Cos al momento non sembra e l'errore rientrerebbe nei limiti di tolleranza.

Nella riemersione del ponte cinque gli operatori si sono imbattuti in sacche di acido solfidrico, l'H2S, il gas che sa di uovo marcio e che si origina dalla decomposizione di materiale organico. La presenza era comunque ampiamente attesa, il personale era preparato e non desta preoccupazioni e rischio per gli abitanti. Al contatto con l'aria infatti evapora in atmosfera.

Nel primo pomeriggio al quartier generale delle operazioni ci sar una nuova riunione, per fare tra l'altro il punto sulle previsioni meteo per i prossimi tre giorni. Dopodich , probabilmente, verr deciso se far salpare la Concordia luned oppure marted , quando la perturbazione prevista nei giorni scorsi e in transito verso sud si dovrebbe essere attenuata.

Sull'isola intanto continuano ad arrivare turisti curiosi: molti per visite dalla mattina alla sera, per qualcuno pi prolungate. Ognuno con il suo rapporto, diverso e personale, con la Concordia. Tra loro nei giorni scorsi c'era anche un naufrago che la notte del 13 gennaio si trovava sulla Concordia con la famiglia, tornato sull'isola perch certi finali si guardano da vicino e non da lontano, per chiudere (definitivamente) una porta. Porta che nella chiesa di Giglio Porto vuole invece rimanere aperta: per ricordare l'abbraccio di quella notte ma anche che, al di l della grande (e indiscutibilmente unica) operazione ingegneristica che ha permesso il recupero della nave, quello sciagurato naufragio stato dolore e trentadue persone sono morte.

Cos don Lorenzo, milanese trapiantato in Maremma, ha allestito nella chiesa una vetrina dei ricordi. Dice che non ha mai chiesto nulla e tutto quello che stato raccolto lo hanno portato gli uomini e le donne che in questi due anni hanno lavorato alla Concordia. Si trova al centro della chiesa, sulla sinistra, e per arrivarci devi per forza guardare ancora una voltai volti di molte delle vittime, su un poster che don Lorenzo ha attaccato al portone della chiesa. C' la siciliana Maria Tricarichi, l'ultimo corpo recuperato, e Dyana, cinque anni, la pi piccola. C' il volto di Daniel Russel, sorridente, il cameriere indiano che si sacrificato per salvare altre persone, ilcui corpo non mai stato trovato e che sar cercato di nuovo, sul fondale e dentro la nave, quando la Concordia sar portata via.

Dentro la vetrina ci sono un quadro donato da un sopravvissuto, il Ges e il Bambino della cappella della Costa Concordia , un frammento delle Scole, le rocce si sui si schiantata la nave, una cima, un casco di operaio e molti altri oggetti. Don Lorenzo ha tenuto della nave anche la coppa dove si conservavano le ostie consacrate. L'ultima reliquia ha trovato posto questa settimana: un contenitore con il gasolio recuperato dalla Concordia.