Cultura
26 luglio 2012
13:46

Convenzione triennale tra Regione e Museo Pecci, centro regionale d'arte contemporanea

PRATO - Il Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci di Prato rinnova la convenzione con la Regione, che avr durata triennale, dal 2012 al 2014, mentre i lavori di ampliamento del nuovo museo vanno in direzione del completamento; le previsioni dicono che il Museo Pecci nella sua nuova veste sar pronto per l'autunno 2013. L'obiettivo quello di continuare a promuovere la Toscana come laboratorio sui linguaggi del contemporaneo, ma anche come regione che pu offrire il meglio dell'arte di ogni tempo; che non si ferma alle meraviglie del Rinascimento, ma che per sua storica natura punta, investe e crede nel valore della cultura e delle arti.

"L'investimento della Regione sul Museo Pecci, centro regionale per l'arte contemporanea, la conferma della scelta a favore del sostegno al mondo dell'arte e della cultura, in decisa controtendenza rispetto a quanto sta operando il governo con la manovra in atto di revisione della spesa, la quale invece rischia di penalizzare sotto ogni punto di vista questo essenziale capitale nazionale anche in termini di crescita sociale e di lavoro". Lo ha dichiarato l'assessore regionale alla cultura Cristina Scaletti, intervenuta alla cerimonia della firma della convenzione insieme al sindaco Roberto Cenni, presidente del Centro Pecci. "Rinnoviamo con questa convenzione triennale l'impegno economico, grazie al contributo annuo di 500mila euro oltre ai fondi per l'ampliamento del museo finalmente in dirittura d'arrivo, ma soprattutto ribadiamo la centralit di questa struttura per rafforzare la promozione dell'arte contemporanea nella nostra regione e oltre. Non a caso previsto l'inserimento di un rappresentante della Regione nel Consiglio di amministrazione; e aggiungo l'affidamento e la tutela della collezione architetto Leonardo Savioli, dopo la donazione da parte della famiglia".

Soddisfazione per l'accordo stata espressa a sua volta dal sindaco Roberto Cenni, il quale anche al fine di raggiungere questo risultato, ha mantenuto a s la carica di presidente del museo: "La firma di questa convezione triennale un passo fondamentale verso l'apertura del nuovo Museo Pecci- ha affermato -, ne rinnova la governance e ne garantisce il finanziamento insieme al Comune di Prato, da sempre suo principale sostenitore".

Questo impegno conferma l'immagine di una terra che sa vivere il tempo presente nelle molte sfide che questo pone, dove l'arte e gli artisti, da sempre vocazione di questo territorio, continuano ad assumere un ruolo di indirizzo e di guida per immaginare il futuro. Si rafforza cos l'offerta museale e turistica, offrendo la possibilit di poter unire, in un solo viaggio, l'archeologia, il Rinascimento e le pi innovative espressioni dei nostri giorni.

La collezione del Museo Pecci, che negli ultimi anni ha avuto un significativo ampliamento, diventata con gli anni un fondamentale collettore della memoria storico-artistica della regione, svolgendo il compito fondamentale di conservazione e promozione di importanti realt ed artisti toscani. Il Museo svolge inoltre il ruolo di soggetto principale e di coordinatore tra il sistema toscano della cultura e le realt nazionali e internazionali, come riconosciuto dalla convezione, attivit da sempre svolta da questa istituzione, fin dalla sua nascita e nuovamente potenziata negli ultimi anni: un esempio attuale la mostra in corso, Moving Image in China, la prima grande retrospettiva europea sulla storia della videoarte cinese.

Con l'accordo triennale, la Regione sosterr il Centro Pecci nella promozione dell'arte, dell'architettura e della cultura contemporanea attraverso la programmazione di mostre ed eventi ma anche con attivit di formazione del pubblico e di documentazione presso la propria biblioteca. Sul piano pi strettamente regionale, il Centro Pecci invitato a collaborare e a mettere a disposizione la propria professionalit e conoscenza nei confronti degli enti e delle istituzioni presenti sul territorio regionale, al fine di valorizzare spazi ed eventi importanti per il sistema regionale della cultura.