Lavoro
Salute
6 ottobre 2011
10:59

Coop sociali, Scaramuccia: 'Il 13 un tavolo sulla crisi a Massa e Carrara'

CARRARA - "Da parte della Regione c' tutto l'impegno per governare il fenomeno della crisi occupazionale a Massa Carrara. Proprio per questo, con l'assessore alle attivit produttive a al lavoro Gianfranco Simoncini abbiamo istituito un tavolo: il prossimo incontro fissato tra una settimana, gioved 13 ottobre". Stamani, prima di partecipare alla Conferenza dei sindaci della provincia di Massa e Carrara, nella sede della Asl 1 a Carrara, l'assessore al diritto alla salute Daniela Scaramuccia ha ricevuto una rappresentanza dei lavoratori di Cgil, Cisl e Uil Funzione Pubblica, che manifestavano davanti alla sede della Asl.

I rappresentanti sindacali hanno espresso all'assessore e al direttore generale della Asl 1 Maria Teresa De Lauretis la preoccupazione per i ritardi nei pagamenti e per i tagli occupazionali che si annunciano nel settore delle cooperative sociali: in prospettiva, hanno detto, c' una perdita di oltre 50 posti di lavoro. "Le nuove gare di appalto hanno detto i rappresentanti sindacali ridurranno le ore e questo percorso potrebbe portare a breve a dei licenziamenti. Il tessuto sociale non in grado di reggere ulteriori tagli, questo territorio gi deteriorato dal punto di vista occupazionale, cos si rischia di andare in una situazione di emergenza sociale. Da parte della politica devono arrivare segnali e risposte concrete".

"Abbiamo discusso in giunta della situazione massese e condiviso su mia proposta la necessit di un tavolo regionale dedicato ha detto l'assessore Scaramuccia e su questo c' l'impegno della giunta. A questo incontro parteciper anche l'Area Vasta Nord Ovest, perch il problema occupazionale pu essere gestito pi efficacemente a livello di Area Vasta. Come gi avvenuto per gli operatori socio-sanitari, alcuni dei quali sono stati assunti in altre aziende dell'Area Vasta, attingendo dalla graduatoria della Asl 1".

L'assessore ha ricordato che "la situazione di deficit della Asl andata a inserirsi in un territorio che ha gi problematiche occupazionali, e questo moltiplica il problema", e ha elencato i vari aspetti del problema: occupazione, ritardo nei pagamenti, assistenza ai cittadini. "Ci troviamo di fronte a un deficit che dobbiamo ridurre senza toccare i servizi ai cittadini. A questo si aggiunge il ritardo dei pagamenti da parte del Ministero: stiamo ancora attendendo 230 milioni sul bilancio 2009. Anche su questo ci siamo attivati durante l'anno con erogazioni straordinarie e solleciti a livello nazionale".

Il direttore Maria Teresa De Lauretis ha precisato che "non c' nessuna ipotesi di riduzione dei servizi, ma piuttosto di una riduzione dei costi non sanitari, cio amministrativi e logistica, che sono alti rispetto a tutti i parametri e non hanno ricadute sul cittadino".