Salute
28 aprile 2016
16:04

Cresce il Polo di chirurgia robotica: nuovo robot alla scuola di formazione di Grosseto

FIRENZE - Con la riorganizzazione del sistema sanitario regionale e il rafforzamento del livello di area vasta, in stretto rapporto con il livello regionale per perseguire una razionalit di sistema in grado di assicurare un'offerta di sempre maggiore valore per i pazienti, viene ridefinito e potenziato anche il polo regionale di chirurgia robotica. Il ruolo strategico di programmazione viene affidato al Comitato regionale di coordinamento, cabina di regia unica regionale dove vengono prese le decisioni strategiche sullo sviluppo di questo settore di avanguardia per la sanit toscana.

"La chirurgia del futuro afferma l'assessore regionale al diritto alla salute Stefania Saccardi - sar sempre meno invasiva e l'utilizzo del robot per interventi ad alta complessit sar sempre pi lo standard negli ospedali. La chirurgia robotica possiede infatti tutti i vantaggi della chirurgia tradizionale 'open'" e 'mini-invasiva' tradizionale, che vuol dire tra l'altro anche minore rischio di complicanze post-operatorie e minore ospedalizzazione, cui si aggiungono i vantaggi della visione tridimensionale e della possibilit di ruotare a 360 le pinze manovrate dal chirurgo alla consolle, riproducendo di fatto il movimento delle mani del chirurgo".
 
"Un settore dunque fondamentale per la nuova sanit continua Saccardi - che abbiamo riorganizzato intorno a un'idea guida: fare della robotica chirurgica una sorta di grande istituto, da governare come struttura unica. Abbiamo cos ricostituito il comitato scientifico del polo robotico regionale, coordinato da Franca Melfi, chirurgo toracico e responsabile del Centro di chirurgia robotica dell'AOUP, con il compito di dettare le linee guida per una maggiore appropriatezza d'uso e di verificare e monitorare i risultati facendo riferimento a standard operativi e organizzativi per un utilizzo interdisciplinare, interaziendale e di area vasta, comprese le attivit formative ed addestrative. Come assessorato, attraverso il comitato di coordinamento per tutta l'attivit di chirurgia robotica presieduto da Monica Piovi (a capo della Direzione "Diritti di cittadinanza e coesione sociale"), stiamo rivedendo l'allocazione di tutte le piattaforme. Ed in corso una trattativa con la casa produttrice dei robot per la sanit , grazie alla quale in arrivo un nuovo robot per la scuola internazionale di formazione di Grosseto".

Proprio nell'ottica di sviluppo di queste sinergie, valorizzando il ruolo della formazione e della simulazione nelle attivit di chirurgia robotica per migliorare la sicurezza dei pazienti, la Regione ha inteso supportare concretamente la Scuola internazionale di chirurgia mininvasiva-robotica dell'ospedale Misericordia di Grosseto. Il nuovo robot (XI ultima generazione) a doppia consolle sostituir quello in uso, in fase di obsolescenza.

La Scuola internazionale di Grosseto
Primo centro didattico in Italia e uno dei pi importanti a livello internazionale, ha avviato la propria attivit nel 2003 con un robot interamente dedicato alla didattica, utilizzato per simulare gli interventi. A Grosseto si sono formati oltre 800 chirurghi provenienti da 26 paesi diversi, grazie al team di professionisti della regione e alla collaborazione con altri centri italiani e stranieri che hanno messo a disposizione la docenza dei maggiori esperti al mondo in questo campo. E' stato inoltre il primo centro in Europa a mandare in onda interventi interamente registrati in 3D.
 
La Scuola di Grosseto, inoltre, sede della Scuola speciale di Robotica dell'Associazione Chirurghi Ospedalieri Italiani (ACOI) che qui organizza i propri corsi. Attualmente coordinata da Pietro Paolo Bianchi e presieduta da Per Cristoforo Giulianotti, nell'ambito della collaborazione tra la ex-Asl 9 e l'Universit dell'Illinois, dove quest'ultimo professionista ricopre la carica di direttore della Divisione di Chirurgia robotica.

I robot nella sanit toscana
Degli 86 robot presenti in Italia, ben 10 sono in Toscana, distribuiti negli ospedali di Careggi, Pisa, Siena, Grosseto e Arezzo. Grosseto e Pisa sono stati i primi ad introdurli.

Oltre al robot per la didattica, Grosseto ne ha uno per l'applicazione clinica in chirurgia generale con prevalenza di interventi colonrettali. Il centro di Arezzo fa chirurgia robotica soprattutto in urologia e ginecologia, ma di recente sta puntando sulla chirurgia generale multidisciplinare. Insieme all'ospedale di Siena i tre centri robotici dell'area vasta sud est effettuano circa 1.000 procedure annue.

Careggi 1.000 procedure annue particolarmente specializzato in interventi di chirurgia urologica, circa il 60%. Ora sta lavorando anche nel settore della chirurgia generale colon-rettale e ginecologica.

Pisa che effettua pi di 1000 procedure annue ha un centro multidisciplinare di Area vasta  in una struttura dedicata dove si effettuano interventi di trapiantologia, colon-rettale, e  di chirurgia toracica, specialit per la quale anche unico centro europeo di training e tutoraggio.