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17 agosto 2015
15:39

Cultura, Barni "Un marchio unico per la promozione della Toscana"

Pubblichiamo l'intervista di Simona Poli di Repubblica a Monica Barni, vicepresidente della Regione Toscana e assessore alla cultura, universit e ricerca.
 
Nella squadra di Rossi Monica Barni entra un mese e mezzo dopo gli altri assessori. Con tre deleghe importanti, cultura, universit e ricerca. Una nomina "al rallentatore", che rimasta sospesa nell'aria, anche se il nome ormai lo sapevano tutti. Fare il suo ingresso in giunta alla vigilia di Ferragosto non la imbarazza, anzi: Durante questo periodo in cui tanti sono in ferie avr modo di studiare e prepararmi bene per "gli esami di settembre" che mi aspettano , scherza. Perch Rossi mi avrebbe scelta? Non saprei dirlo, ci eravamo visti giusto un paio di volte quando era venuto a Siena a visitare l'Universit per gli Stranieri di cui ero rettore. Probabilmente stava cercando una donna che potesse rappresentare quel mondo e che avesse un profilo non strettamente politico .
 
I due ancora non hanno discusso n di programmi n di budget, lo faranno al ritorno del governatore dalle ferie. Oggi per Barni far la sua prima riunione con i dirigenti del dipartimento e si far consegnare i dossier pi urgenti. Gi adesso ho la scrivania sepolta di carte, voglio riuscire a documentarmi e a farmi un'idea di ci che stato fatto finora . A capo della sua segreteria Barni ha voluto Rita Alfonsi, finora direttrice generale dell'Universit per gli Stranieri.
 
A Roma il ministro dell'Istruzione una sua collega. In Toscana l'assessore all'universit una docente. Qualcuno sostiene che chi ha esperienza diretta di un settore si lasci influenzare troppo dalla sua vita professionale. Che ne pensa?
Stefania Giannini molto brava, la conosco bene e la sento spesso, per me avere un riferimento cos autorevole nel governo un fatto positivo. E poi l'esperienza un valore aggiunto, ho molto pi timore della delega alla cultura che di quella alla ricerca .
 
Partiamo dall'universit allora. Con quali obiettivi si muover ? 
La sfida pi grande sar quella di mettere in collegamento le mie deleghe, che sono profondamente intrecciate tra loro. li tema dell'innovazione e della formazione superiore devono stare insieme, si tratta di creare conoscenza e capitale umano, la nostra vera e principale ricchezza . 
 
Eppure i bilanci degli atenei sono spesso in bilico...
Uno dei problemi maggiori con cui l'universit deve fare i conti quello del definanziamento, ormai da anni vengono ridotte le risorse, una follia. Senza contare che si sono susseguite molte riforme e che l'universit il comparto che ha sub to pi trasformazioni. Quei "privilegi" di cui tanti parlano sono una realt marginalissima. Il sistema toscano in ogni caso va valorizzato, abbiamo molte eccellenze. E poi bisogna puntare sull'internazionalizzazione .
 
Pi scambi con l'estero insomma? 
Pi scambi tra docenti e studenti, s , a questo tengo particolarmente. E poi un investimento forte sulla lingua italiana, so per esperienza quanta offerta ci sia nel mondo per lo studio della nostra lingua e delle sue origini. Sarebbe un veicolo di promozione economica e di occupazione se riuscissimo a valorizzarla come merita .
 
La Crusca come altre istituzioni prestigiose, ha carenza di fondi e di organico. La Regione proprio quest'anno ha azzerato il finanziamento e ora l'Accademia in ginocchio.
Conosco bene la realt della Crusca e far il possibile per aiutarla. Ancora non so di quante risorse potr disporre, devo avere le idee pi chiare prima di prendere impegni. Rientra nel discorso che facevo sullo studio della lingua, cos importante ed amata. Vale in campo culturale quello che vediamo in altri settori, dal turismo all'impresa ail'enogastronomia. Invece di fare sistema in Toscana abbiamo la tendenza a promuovere un marchio alla volta. In un mercato globale questo modello fallimentare, la Toscana deve presentarsi come marchio unico, complessivo, portatore di valori culturali unici .
 
Altri prima di lei lo hanno detto ma non sono riusciti a cambiare il modello di consumo turistico-culturale.
Parto con l'entusiasmo che deve accompagnare l'avvio di un nuovo incarico, spero di mantenere questo spirito per tutto il mandato. Ho capito lavorando all'estero che la Toscana deve marciare in modo unitario. Chieder all'assessore al turismo di collaborare a creare una rete con offerte diversificate .