Istituzioni
14 ottobre 2013
12:27

Dal 2006 la Regione ha venduto immobili per oltre 20 milioni

FIRENZE - La Regione l'anno scorso ha deciso di dismettere 45 case ed appartamenti, 26 edifici con uffici, magazzini, locali commerciali e produttivi e poi ancora un ex presidio ospedaliero a Borgo San Lorenzo, garage, alcuni alberghi ed un ex colonia, oltre a 31 terreni. Il patrimonio agricolo forestale che sar ceduto - affidato per legge in gestione ad Unioni di Comuni, ex Comunit montane e Province - riguarda altri 340 beni: 73 fabbricati e 207 particelle di terreno. Immobili non pi utili o incapaci di generare reddito.

Dalla vendita la Regione Toscana ha ipotizzato di incassare 45 milioni, altri 1,6 milioni dai terreni e beni del patrimonio agricolo forestale: un'aspettativa, non una previsione di bilancio.Il mercato immobiliare vive per un momento difficile. Dall'anno scorso la Regione cos riuscita a vendere solo un ex casa cantoniera a Castiglione d'Orcia e cinque terreni tra Capalbio, Manciano, Castiglion Fiorentino e Magliano per 80 mila euro.

L'asta per il complesso immobiliare in via Modena a Firenze, uno degli edifici di maggior valore tra quelli messi in vendita, andata per due volte deserta: l'ultima a maggio. Altri bandi saranno pubblicati entro la fine dell'anno. Per lo pi si tratta comunque di beni di modesto valore: gli immobili pi pregiati sono stati venduti negli anni prima.

Il patrimonio immobiliare della Regione Toscana
Il patrimonio immobiliare della Regione Toscana conta 931 fabbricati e terreni per 117 mila ettari. E non tutto naturalmente alienabile. E' un patrimonio variegato, che in base alla rendita catastale, chiaramente pi bassa del valore di mercato, valeva tre anni fa 144 milioni.
Ci sono immobili - frutto di acquisti, cessioni e donazioni -, che in parte la Regione utilizza per i propri uffici, in parte affitta o mette a disposizione di terzi e in parte appunto ha deciso di vendere. Oltre a case, fondi commerciali, qualche abbazia dismessa e qualche ex albergo ci sono anche pi di 1.500 km di ex strade statali, opere idrauliche, porzioni di porto e tre tratti ferroviari in provincia di Arezzo: uno dismesso da sessanta anni (quello da Arezzo a San Sepolcro), con i caselli ferroviari diventati agriturismi e la strada ferrata, per buona parte, trasformata in un percorso trekking, altri due invece ancora funzionanti (quello da Arezzo a Stia e quello da Arezzo a Sinalunga, meno di cento chilometri tra tutti e due), in appalto alla Lfi, una spa di cui il socio di maggioranza la Provincia di Arezzo per l'appunto.

Le vendite passate
La Regione ha pubblicato dal 2006 ad oggi venti diversi bandi, vendendo pi di cento immobili e terreni. Tutti sono stati offerti in prelazione a chi gi li occupava. E in molti casi sono stati acquistati. Dalla vendita la Regione ha incassato pi di 20 milioni.

Cosa stata venduto dal 2006
Tra i beni messi all'asta negli ultimi sette anni c'erano un ex convento nell'aretino diventato nei secoli casa padronale (anche se un po' malconcio), un appetitoso albergo ristorante, in ottimo stato, a Follonica. C'erano uffici e abitazioni di varie metrature a Firenze, un appartamento in condominio a Cecina ed altri in altri borghi toscani. C'erano tante case cantoniere, quelle con i muri rossi, le cornici bianche attorno alle finestre e il giardino fiorito attorno, nate negli anni lungo le vecchie strade statali. Magari in luoghi un po' isolati..Alcuni immobili sono stati acquistati da Comuni, che magari li avevano gi in affitto

Prima del 2006
Altri quattrocento immobili, fondi ed appartamenti sono stati venduti dalla Regione dal 1997 al 2006. C'erano ex colonie marine della Giovent italiana, a volte gi in concessione a privati. C'erano appartamenti e fondi commerciali, un ristorante anche a Firenze come altrove - e poi di nuovo molte ex case cantoniere dell'Anas che non servivano pi allo scopo. Tutte propriet che spesso erano diventate parte del patrimonio della Regione  con lo scioglimento nel 1977 dei cosiddetti enti inutili'. L'Ente profughi dalmati ed istriani possedeva ad esempio 38 appartamenti a Massa e 12 a Firenze, l'Ente nazionale ciechi un centinaio. Poi c'erano le colonie della disciolta giovent italiana, appunto. Ed altri ancora.