Economia
Istituzioni
3 ottobre 2014
15:10

Dire e Fare, Bugli: "Sui servizi pubblici necessario un sistema industriale regionale"

LUCCA - Nel giorno di inaugurazione del "Dire e Fare" a Lucca, il salone della pubblica amministrazione che si innova, si parla di nuovi assetti istituzionali e riforma delle Province, ma ad un certo punto i dibattito scivola  sul tema delle partecipate e delle societ di pubblici servizi: quelle che gestiscono i trasporti pubblici, erogano l'acqua, la depurano e raccolgono e smaltiscono i rifiuti. Del resto incombono sul molti territori le gare per l'assegnazione liberalizzata dei servizi, con il rischio 

Sul palco alla Casa del Boia per i sindaci - c' il primo cittadino di Lucca e quello di Siena, assieme al presidente dell'Anci Biagiotti -  grande non per forza e sempre sinonimo di bello e funzionale. Temono societ lontane dai territori. Il rischio che le piccole municipalizzate vengono ingoiate dai giganti.

"Altrove sulle societ di servizi pubblici stato creato un sistema industriale, di qualit , che ha creato sviluppo ed occupazione: in Emilia Romagna ad esempio ribatte l'assessore Bugli Per farlo e per offrire ai cittadini servizi miglori, sia che lo faccia il pubblico o i privati assieme al pubblico, occorrono per grandi numeri e economie di scala. In Toscana avevamo una frammentazione eccessiva e qualcosa abbiamo fatto, ma non siamo arrivati in fondo".

"La Regione  - aggiunge Bugli - poteva disporre di un certo peso nel trasporto pubblico locale e negli aeroporti e in questi due settori abbiamo lavorato con grande determinazione e oramai possiamo dire di essere riusciti a costruire un sistema regionale. Ora gli enti locali, che ne sono i proprietari,  dovrebbero andare decisi per la stessa strada anche nei settori di acqua, rifiuti ed energia". "Se serve - conclude - , la Regione sosterr volentieri questi percorsi di integrazione e industrializzazione".