Università e ricerca
6 maggio 2015
18:08

Diritto alla pace per un pianeta sostenibile, cinquecento ragazzi con le loro proposte

FIRENZE - Dodici scuole, oltre venti classi e circa cinquecento studenti si sono dati appuntamento oggi a Firenze per dire la loro ed avanzare anche qualche proposta concreta sulla sostenibilit del pianeta e il diritto alla pace. Scuole medie, come la Bartolena di Livorno, ma per lo pi scuole superiori: studenti di alberghieri, licei artistici e scientifici, istituti tecnici ed altro ancora giunti da Massa, Empoli, Poppi in provincia di Arezzo, Rosignano, Firenze, Piombino, Santa Fiora sull'Amiata, Volterra, San Giovanni Valdarno, Pontedera e Prato. Tutti insieme a Firenze, da met mattina fino alle quattro e mezzo del pomeriggio, per avanzare proposte a volte semplici, come il fare raccolta differenziata a scuola che pare, nonostante tutto, una pratica non troppo diffusa, e proposte e progetti pi ambiziosi, come ridurre lo spreco di cibo non solo a tavola ma durante tutta la filiera di lavorazione.

Quello di oggi stato l'evento conclusivo di una serie di laboratori e percorsi educativi che hanno coinvolto le scuole da gennaio ad aprile, appendice dell'appuntamento annuale con il "Meeting dei diritti umani" organizzato a dicembre dalla Regione con giovani da tutta la Toscana. Due progetti distinti, uno sul clima e l'altro sui diritti, organizzato il primo in partenariato con l'associazione Oikos con il contributo del Ministero degli Esteri ed il secondo dalla Regione, come capofila, e finanziato dall'Unione europea.

Ad ascoltare i quasi cinquecento giovani toscani intervenuti a Firenze c'erano amministratori pubblici ma anche rappresentanti di Banca Etica, World Fair Trade international, Oxfam, Cospe, Libert e Giustizia e Comunit delle Piagge, associazioni dunque impegnate sul fronte della cooperazione ma anche nel sociale. Infatti oltre che di sostenibilit ambientale e del mondo, agricoltura e clima, diseguaglianze e povert , si parlato anche di costi della politica, rispetto degli altri, solidariet , istruzione, immigrazione e legalit . Un confronto sulle proposte ma anche su quanto le istituzioni e le associazioni gi stanno facendo.

E cos , tra le idee, c' chi propone di diversificare le produzioni e incentivare le filiere corte (che per non possono riguardare tutto), c' chi dice di legalizzare la cannabis perch a quel punto il farne uso diventerebbe molto meno trasgressivo e forse si fumerebbe anche meno. C' chi, come il Datini di Prato, ha organizzato un percorso su nepotismo e meritocrazia assieme agli studenti, pi anziani, del carcere circondariale della citt , perch mandare avanti i pi meritevoli aiuter a ridurre le diseguaglianze sociali e ottimizzare le filiere, e c' chi ha provato a ragionare sul rapporto tra produzione di cibo nel mondo e riconoscimento di pari diritti ai lavoratori.