Economia
Lavoro
24 gennaio 2012
12:39

Dubbi sulla riforma del lavoro. Simoncini: 'Si salvi l'Italia, ma anche gli italiani'

FIRENZE - "Non posso non esprimere una valutazione preoccupata per le anticipazioni sui primi contenuti della riforma del mercato del lavoro a cui il governo sta lavorando" confessa l'assessore al lavoro e alle attivit produttive della Toscana, Gianfranco Simoncini.

Si presenta il rapporto Irpet 2011 sul lavoro in Toscana all'altana di Palazzo Strozzi Sacrati a Firenze. Un bilancio che poteva essere anche peggiore, se la crisi avesse morso come in altre regioni, ma con una pesante incertezza per il futuro e rischi di recessione per il 2012. Si parla di sviluppo ed indicatori economici, di crescita che non c' stata e crescita che potr esserci. Con previsioni pi difficili di sempre. Ma l'attenzione naturalmente anche alla riforma del lavoro a cui il governo ha messo mano e ai primi contenuti emersi dopo il primo confronto di ieri.

"Oggi partir una lettera del presidente della Conferenza delle Regioni Vasco Errani al ministro Fornero, in cui chiediamo che venga aperto un tavolo anche con le Regioni, viste le competenze esclusive o concorrenti che su molti temi oggetto della riforma la Costituzione ci assegna - spiega prima ai giornalisti e poi in sala Simoncini - Ma non ho alcun dubbio che ci avverr ".

No alla cancellazione della Cigs

L'assessore per dubbioso su alcune misure: a partire dalla cancellazione della Cassa integrazione straordinaria, che sembrerebbe dover scomparire assieme alla cassa integrazione in deroga. Il rischio quello che si allenti, pericolosamente, la tenuta sociale e consiglia pertanto "una valutazione pi attenta". "In fondo la cassa integrazione straordinaria finanziata da imprese e lavoratori, a differenza di quella in deroga. Non costituisce un aggravio per il bilancio dello Stato e quindi non capisco la scelta" sottolinea.

Il punto garantire una "protezione universalista al reddito", anche prevedendo forme di contribuzione per la cassa in deroga. "Servono politiche per la crescita e lo sviluppo prosegue ma anche politiche di accompagnamento per quei lavoratori che vivono situazioni di crisi o che, come i giovani, pi hanno subito ad oggi la crisi, quasi ordinariamente, in quanto precari, sospinti verso la porta".

"Si salvi l'Italia ma anche gli italiani"

Detto con una battuta: "Si salvi l'Italia - dice Simoncini - e si prosegua con le politiche di rigore, e si salvino anche gli italiani". Se la Toscana in fondo ha tenuto in questi anni di crisi, il merito, per l'assessore, anche di un meccanismo di tenuta sociale che ha funzionato. E soprattutto occorre spingere sull'accellatore dello sviluppo e della crescita, perch "i problemi del mercato del lavoro non riguardano solo e soltanto le regole di ingresso, ma soprattutto la congiuntura economica". La Regione sta facendo la sua parte. E Simoncini chiede anche al governo di fare la sua. "Rigore, equit e crescita aveva detto Monti riassume l'assessore Sul rigore il governo si gi mosso, sull''equit c' ancora da fare ma si partiti, sulla crescita siamo appena agli inizi". "Mi auguro - coinclude - che la prosecuzione del confronto possa fugare questi dubbi".